CONTINUA FINO AL 8 GIUGNO AL CASTELLO DELLA RANCIA DI TOLENTINO LA MOSTRA “DAL TRATTATO ALLA BATTAGLIA, DECRETI, CARTE E MANOSCRITTI”.
Continua fino all’8 giugno al Castello della Rancia di Tolentino la Mostra “Dal Trattato alla Battaglia, Decreti, Carte e Manoscritti”, organizzata dall’Associazione Tolentino 815 in collaborazione con l’Associazione Collezionisti Italiani Cartografia Antica e curata da Antonio Volpini.
Era inserita nell’ambito delle iniziative di TOLENTINO 815, Rievocazione storica della Battaglia di Tolentino, svoltasi con la grande partecipazione di oltre 400 rievocatori da tutta Europa dal 2 al 4 maggio scorsi, e con la straordinaria presenza di pubblico che ne ha consacrato il successo della 13^ edizione.
La mostra ripercorre attraverso documenti carte e oggetti a volte curiosi, le fasi salienti di un periodo storico molto importante. Tolentino crocevia della Storia Nazionale: inizio e fine dell'epoca franco-italica, tra il declino del potere temporale pontificio (Trattato di Tolentino, firmato il 19 fabbraio 1797 tra Napoleone Bonaparte ed i rappresentanti dei Papa Pio VI) e le origine del Risorgimento (Battaglia di Tolentino, combattuta in nome dell’indipendenza italiana).
Nel 2008 ricorre il Bicentenario dell’annessione delle Marche al Regno Italico; quello che si può ammirare nelle sale del Castello è un percorso che mette in evidenza non solo i momenti importanti che hanno fatto la storia, come una lettera autografa di Napoleone Bonaparte datata Baionne 16 Maggio 1808 ( in cui da disposizione per l’organizzazione dei tre dipartimenti e l’applicazione delle leggi del concordato ), ma soprattutto, quei provvedimenti che hanno influito direttamente nella vita quotidiana della gente che si trovò a vivere un periodo di grandi cambiamenti.
Il messaggio dei vincitori arrivava alla gente attraverso l’unico strumento allora disponibile, i manifesti, che venivano affissi nelle piazze e nelle strade, alcuni di questi dovevano essere un monito per la popolazione, come quelli che riguardavano le sentenze, dura era la punizione per chi veniva sorpreso a fomentare disordini, e molte furono le condanne a morte.
Ma la vita del cittadino comune era destinata a cambiare anche nelle abitudini più radicate, quelle che toccavano i cari defunti, infatti fino ad allora i morti venivano seppelliti nei pressi della chiesa, fu Napoleone a disporre l’istituzione dei cimiteri in luoghi sicuri e distanti dal centro abitato.
Le nuove amministrazioni insediate dai francesi fecero redigere nuove carte geografiche, che andavano a sostituire le vecchie e spesso imprecise carte dello Stato Pontificio, ma troppo breve fu quel periodo per riuscire a rappresentare tutti i territori occupati, per cui molte di queste rimasero in forma manoscritta. Contrariamente a quello che si pensa, la fase di preparazione di una carta a stampa era molto lunga, perché il metodo di incisione più diffuso (acquaforte) era ancora quello adottato sin dal XVI secolo, questo è uno dei motivi per cui mappe di quel breve periodo storico sono oggi molto rare.
In mostra c’è una serie di carte napoleoniche, come quelle dei dipartimenti del Musone di Giuseppe Augustoni stampata a Macerata nel 1810 e quella del dipartimento del Metauro stampata a Bologna da Giuseppe Zani nel 1813.
Il percorso cartografico si chiude con una grandiosa carta di circa due metri per due, che ci mostra i territori di una parte dell’Europa dopo il trattato di Vienna.
Un aspetto curioso e certamente poco conosciuto riguarda gli oggetti di uso quotidiano che i militari si portavano appresso: una farmacia da campo per contenere polveri unguenti e medicamenti, il set per gli strumenti chirurgici, scrittoi portatili e contenitori per smistare la posta; non doveva mancare inoltre un “necessaire” con tutto l’occorrente per rammendare le divise dei soldati. Il Regno d’Italia sotto Napoleone conobbe, pur con i suoi difetti, razionalità, efficienza e soprattutto la sensazione che tutti gli uomini avevano gli stessi diritti, un principio che ancora oggi in alcune parti del mondo resta un’utopia.
L’Associazione Tolentino 815 cura dal 1996 iniziative di vario genere , convegni, mostre, ricerche e pubblicazioni; promuove viaggi di studio, incontri e scambi con enti e associazioni privati e pubblici, italiani e stranieri. Si pone l’obiettivo principale del recupero e fruizione del patrimonio storico-artistico legato agli avvenimenti, per strutturare il Parco Storico della Battaglia di Tolentino, che comprende Macerata e Pollenza, con il Museo della Battaglia e delle Armi e relativo Centro di Documentazione bibliografica, fotografica e Diorama presso il Castello della Rancia.