Lo scorso sabato un gruppo di 19 bambini tra gli 8 ed i 30 mesi ha dormito al nido vivendo un'esperienza unica a livello nazionale. Iniziativa promossa dal Comune di Castel di Lama, coordinata da Mirella Treves. E' stato un grande successo raggiungendo risultati ottimi
Castel di Lama: 17 e 18 maggio 2008 – “Buona notte al nido”
I genitori dei bambini che frequentano l’asilo nido il Passerotto del Comune di Castel di Lama (A.P) il 26 aprile hanno ricevuto una “piccola lettera” con una grande proposta, sicuramente unica in Italia: lasciare i propri bimbi al nido da sabato 17 maggio alle ore 15/16 per poi riprenderli il giorno dopo, domenica 18 maggio alle 10.30.
La proposta si colloca nel progetto di sostegno alla genitorialità che Mirella Treves, coordinatrice del nido e dei laboratori del Paese delle Meraviglie, ha avviato durante questo anno scolastico riscontrando molta partecipazione. L’idea della Treves è quella di mettere al servizio degli altri la sua esperienza ed il suo intimo desiderio è quello di sostenere anche la coppia genitoriale, con l’obiettivo di diffondere serenità e tranquillità nei bambini, che sono i “futuri adulti”, i quali se saranno stati ascoltati, rispettati e compresi, contribuiranno a migliorare “questo mondo” che di anno in anno sta generando sempre più malessere, disagio e solitudine.
Il risultato è stato stupefacente!
Hanno partecipato 19 bambini dagli otto ai 30 mesi che con il sostegno delle educatrici si sono distaccati per una notte dall’ambiente familiare.
Dopo un primo momento di accoglienza in cui i genitori comunicavano alle educatrici i bisogni particolari del proprio figlio, i bambini sono stati coinvolti in diverse attività legate al progetto educativo elaborato ad ottobre 2007.
Hanno fatto merenda con “Arcobaleno e Lollo”, i pelouchès che parlando ai bambini vengono investiti emotivamente e permettono ai piccoli di rielaborare e superare alcune loro paure e/o difficoltà. La Treves ha introdotto al nido questi oggetti transizionali collettivi che partecipano attivamente alla vita del nido e sabato hanno espresso come si sentivano. Lollo: “io sono felice di essere qui al nido con i miei amici, tu Arcobaleno, come stai?” “io……hem…..ho un po’ paura di dormire lontano da mamma” “ Lo so, Arcobaleno, ma vedrai, ci divertiremo!” . E così è stato.
Una tavolata lunga, con tre seggioloni. Lucia, Clara e Domenica, educatrici storiche del nido, hanno intrattenuto i bambini con magie e giochi un po’ pazzerelli. Dopo 10 minuti è arrivata Teresa, la cuoca, seguita da Antonietta e Silvana, che con un entrèe quasi teatrale ha portato il carrello con l’ottima minestra di verdure. Applauso collettivo, suono della campana per concentrarsi, silenzio collettivo e Buon appetito! Non sembrava neanche di essere al nido, con chiacchiere, risate, adulti e bambini che festeggiavano. Cosa? Solo il desiderio di fare una piccola avventura insieme.
Dopo cena i bambini sono stati preparati per la notte. Ognuno nel suo lettino nella stanza del sonno, la musica “relax” , la vicinanza delle educatrici, la voce di Mirella che raccontava una favola inventata sul momento senza capo né coda ma che ha accompagnato quasi la maggior parte dei bimbi tra le braccia di Morfeo alle nove trenta.
Apprezzata tantissimo anche la visita pomeridiana dell’Assessore ai Servizi Sociali che, sentendosi coinvolta dalla situazione voleva ritornare alle 21.30 ma mentre stava per uscire di casa, Mirella Treves le ha comunicato che tutti dormivano.
Al nido, la notte del 17 maggio si dormiva mentre fuori, all’insaputa delle educatrici, sono passati in macchina alcuni genitori, forse i più ansiosi che però si sono sforzati di rispettare la richiesta della coordinatrice: non telefonare.
I risultati? Moltissimi. Una bambina di otto mesi che da quando è nata si è sempre addormentata al seno, era tranquilla con Clara, educatrice, responsabile della sezione lattanti - bambini abituati a bere il biberon di latte che si sono addormentati tranquillamente senza - bambini che si addormentano a casa solo in braccio, al nido hanno gustato la favola raccontata - la gioia di tre amichette che al mattino giocavano tra i letti - un bimbo che di solito la sera non mangia si è mangiato due piatti di minestra e tutto il resto – in cucina alle 7: un bimbo che sorrideva alle educatrici - la gratitudine espressa da tutti i genitori durante la consegna dei bambini la domenica mattina con lo scambio di piccoli doni “non comprati” - la creatività dei genitori nel creare il dono per il proprio figlio - la letterina di un padre al proprio bambino.
“Il risultato più importante per me”, dice Mirella Treves, “è stata la collaborazione di tutti per rendere possibile questa proposta. Ho sentito l’unità del gruppo, l’armonia, l’ascolto, il sostegno. Quando circola questo tipo di energia tra le persone tutto è possibile e quest’esperienza né è stata una dimostrazione concreta” .
Un grazie di cuore quindi a tutte le educatrici del nido che hanno sostenuto questa iniziativa, soprattutto a Clara, Domenica, Lucia, Nori, Simona, a Teresa, la cuoca, a Silvana che ha preparato torte e pizze per tutti, ad Antonietta che è tornata anche domenica mattina alle sei trenta, all’Amministrazione Comunale che ha accolto quest’idea un po’ “matta”, , a Nefeli, sempre pronta ad intrattenere i bimbi, a Giulio che regalava libri, a Federico che cercava di scattare foto senza batteria e a Mirella Treves che ha coordinato il tutto.