Petrini: ‘Tutelare la memoria e salvaguardare il patrimonio comune della civiltà adriatica”
19/07/2008 -È stato Paolo Petrini, vice presidente della giunta regionale e assessore con deleghe alla Pesca e alle Politiche comunitarie, a chiudere ieri sera al Porticciolo di Pedaso l’evento finale di Neptune, il progetto europeo che ha visto la Regione Marche capofila e Svim, l’agenzia regionale per lo sviluppo, come ente attuatore. Neptune, che ha coinvolto amministrazioni e istituzioni culturali, oltre che delle Marche, di Emilia Romagna, Puglia, Veneto, Croazia e Albania, nasce dalla volontà di riscoprire, tutelare e valorizzare la civiltà marinara dell’Adriatico e di favorire opportunità di sviluppo per pescaturismo e ittiturismo: “In un periodo storico di grande incertezza, in cui temiamo il futuro e tendiamo a dimenticare il passato – ha detto Petrini-, progetti come questo, che recuperano la memoria e le tradizioni, ci aiutano a superare la contingenza, a riflettere sulla nostra civiltà. Soprattutto su quella legata al mare, che non solo costituisce un’opportunità di sviluppo, ma che rappresenta luogo di incontro tra i popoli. La Regione, con l’Iniziativa Adriatico-Ionica che ha oggi ad Ancona il suo Segretariato, si è dimostrata sensibile a queste tematiche. Riscoprire un patrimonio comune contribuisce al progetto di un Adriatico come mare di pace”.
Nel corso dell’evento di Pedaso, realizzato in collaborazione con l’amministrazione locale, la Pro Loco e l’associazione Belvedere, sono stati illustrati i prodotti realizzati nell’ambito del progetto che riguardano dall’antropologia del pescatore ad aspetti più tecnici e che resteranno fruibili come patrimonio delle amministrazioni e istituzioni culturali. Tra questi il catalogo “Borghi e Barche. Paesaggi e mestieri della pesca tradizionale in Adriatico fra ‘800 e ‘900”; come ha illustrato il curatore, Gino Troli, il volume approfondisce il tema attraverso schede saggi e contributi specifici: come quello sulla paranza sambenedettese, la barca a vela tipica del Piceno dalla seconda metà del XVIII secolo ai primi del XX. Il catalogo segue l’omonima mostra che si è tenuta nella città della Riviera delle palme: “È stato un grande onore per noi ospitare questa importante esposizione – ha detto Olimpia Gobbi, assessore alla cultura della Provincia di Ascoli Piceno, tra i partner del progetto – i segni della civiltà marinara sono stati riportati alla contemporaneità, legandoli al territorio di San Benedetto”.
Il progetto ha prodotto anche una guida su ittiturismo e pescaturismo che testimonia, ha precisato Ivan Antognozzi di Svim, come queste attività siano ancora poco praticate in Adriatico e come sia necessario un adeguamento normativo perché siano reale fonte di reddito integrativo per i pescatori; su questa tema è stato prodotto anche un video, a cui se ne aggiunge un secondo incentrato sulle dure condizioni di vita dei pescatori ed un terzo, multimediale, che verrà dato in dotazione ai musei. Grazie al progetto, è stata inoltre attivata per la prima volta una catalogazione dei reperti e degli studi sulla civiltà della pesca in Adriatico.
All’evento sono intervenuti anche Barbara Toce, vice sindaco del Comune di Pedaso; per la Regione Marche Uriano Meconi, dirigente P.F. Pesca e Zootecnia e Mariano Landi, dirigente del Servizio Cultura, turismo e commercio; Ida Prosperi, responsabile area progettazione europea-internazionale di Svim. Oltre a brani dei lavori citati, è stato proiettato anche parte del video "Dicitte", a cura dell'associazione Belvedere.