Judo: dal Ju Jitsu al Metodo Globale di Autodifesa
Ascoli P., 2006-03-30 - “Dal Ju Jitsu al Metodo Globale di Autodifesa” è il tema dello stage che si terrà presso la Palestra Comunale di Atletica pesante di Ascoli in via De Dominicis questa domenica 2 aprile. Lo Stage ha avuto anche il Patrocinio della Questura di Ascoli della Polizia di Stato, che ha fornito un docente, il dottor Ciro Re, dirigente provinciale della Digos, che sarà uno dei relatori principali. La Questura di Ascoli Piceno si è anche organizzata per la diffusione di gadget della Polizia di Stato in occasione dello Stage stesso. Altri Patrocini ottenuti sono quelli del Coni Provinciale e del Comune di Ascoli. Lo Stage è stato organizzato dall’Ad Judo Cento Torri di Ascoli presieduta e diretta da Giuseppe de Berardinis e fa parte di un progetto di promozione delle discipline della Fijlkam promosso dalla Delegazione Provinciale Fijlkam di Ascoli. I Docenti presenti allo Stage sono di altissima qualificazione, ognuno per il proprio argomento da trattare. Il M° Giancarlo Bagnulo, 6° Dan di Ju Jutsu Fijlkam, docente Federale di Ju Jitsu ed Mga, Membro della Commissione Nazionale di Ju Jitsu e Mga Fijlkam. Già insegnante di Judo e Ju Jitsu presso il Cs Polizia di Stato Gruppo Sportivo Fiamme Oro Tor di Quinto di Roma. Il dottor Ciro Re docente nei Corsi di Aggiornamento Professionale per i dipendenti della Polizia di Stato del Piceno, laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Napoli e Abilitato all’esercizio della professione di avvocato, nonché direttore dell’Osservatorio Permanente per la Protezione dei Beni Culturali in Area dei Crisi – Isform. Già campione Italiano di judo nel 1979 e P.O. L’avvocato Vasco Fronzoni, penalista dell’Ordine di Napoli prevalentemente nel campo Diritto Penale Militare. Professionista referente dell’Associazione Nazionale Carabinieri istituita presso il Nucleo Provinciale di Napoli dei Carabinieri. Autore di diverse pubblicazioni nel campo penale e docente universitario Università Federicio II e Parthenope di Napoli. Ci sarà poi una dimostrazione di Kime no Kata, così dette Forme del combattimento reale, tenuta dalla coppia de Berardinis–Paniccià, rappresentativa della Nazionale Italiana di Kata di Judo. Tra le Arti Marziali Giapponesi il termine “generico” Ju Jutsu (o Ju Jitsu) indica un ottimo metodo di combattimento a mani nude e con armi (soprattutto corte), contro avversari con e senza armi. In riferimento alle particolari e differenti scuole è anche conosciuto come: Yawara, Taijutsu, Wajutsu, Torite, Kogusoku, Kempo, Hakuda, Kumiuchi, Koshinomawari e molti altri. Sono esistite moltissime Scuole di Ju Jutsu, spesso legate a clan famigliari, a volte simili, a volte differenti e specializzate in settori diversi. Judo, invece, deriva dalla “unificazione” della maggior parte delle antiche scuole di ju jutsu che, dopo un’epica sfida con il Kodokan, n’accettarono la sua supremazia, pur rimanendo sul territorio come testimonianza di un antico e glorioso passato. Entrambi sono Metodi Globali giacché sviluppano tecniche di percussione sui punti vitali o dolorosi, tecniche di lancio, tecniche di controllo, leve articolari, tecniche di soffocamento. Judo, unica disciplina olimpica tra le così dette Arti marziali Giapponesi, è da lungo tempo materia scolastica nelle Scuole Medie e Superiori in Giappone poiché oltre che come valido metodo di educazione fisica è soprattutto considerato ottimo metodo educativo. Il Metodo Globale di Autodifesa, messo a punto in ambito Fijlkam, riunisce tecniche prese un po’ da tutte le discipline di combattimento che sono in ambito sportivo controllate dalla FIJLKAM e che sono quasi tutte quelle derivate da alcune Arti Marziali Giapponesi, cioè: Judo, Ju Jutsu, Aikido, Karate e dalla nostra Lotta. Il principale promulgatore dell’Mga è stato il Maestro Locantore 6° Dan Judo, 1° Dirigente della Polizia di Stato, Coordinatore Tecnico Nazionale dell’Mga Fijlkam dal 1999 al 2004, e ora componente dell’apposita Commissione Nazionale presieduta dal Generale Ezio Evangelisti. Metodo scientifico scaturito da una lunga esperienza di pratica di “un gruppo di lavoro” formato da autorevoli tecnici provenienti da tutte le discipline Fijlkam, ciascuno dei quali ha contribuito alla stesura finale del programma. La peculiarità di questo metodo è che non si basa sulla forza dei praticanti ma solo sulla loro reale possibilità e capacità di saper sfruttare quella dell’attaccante e portarsi quindi in vantaggio. L’Mga è un metodo scientifico che pone come obiettivo quello di difendersi e di riuscire in qualche modo a controllare l’aggressore. Con la pratica si cercherà di migliorare l’allievo anche sotto l’aspetto psichico cercando di sviluppargli meccanismi di “reazione” tali da non metterlo in ulteriore pericolo, come molte volte avviene quando si perde il controllo o si assumono atteggiamenti che invece sono solo un’ulteriore stimolo per l’aggressore a renderlo più violento. L’Mga è una Forma di Autodifesa studiata per fornire ai praticanti un metodo per limitare i danni in caso di aggressione o, nel caso di “praticanti di livello avanzato” fornire tecniche atte anche a controllare l’aggressore stesso. E’ stato eliminato tutto ciò che presuppone l’applicazione violenta della forza fisica. E’ un sistema che si basa maggiormente sulla flessibilità e sulla cedevolezza in modo tale che anche un praticante inesperto, anche esagerando con l’uso della propria forza, non potrà mai causare all’aggressore danni fisici tali da eccedere al principio della proporzionalità della reazione. Il profilo più dettagliato dei docenti ed il programma può essere facilmente visionato consultando il sito www.judocentotorri.it
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