BLITZ DI VINCENZO MOLLICA AD ASCOLI PICENO PER IL SUCCESSO DELLA MOSTRA "Scarabocchi in libera uscita" - Esposta fino al 20 agosto nel Polo Culturale S. Agostino - La rassegna grafica e fumettistica promossa a pieni voti da "La Stampa" e nei servizi del TG1 - IL POPOLARE GIORNALISTA RAI AD ASCOLI PICENO DOMANI, SABATO 12 AGOSTO
ASCOLI PICENO, 2006-08-11 - Blitz di Vincenzo Mollica ad Ascoli Piceno. Visto il successo della mostra "Scarabocchi in libera uscita" allestita presso il Polo culturale di Sant'Agostino (fino al 20 agosto), il popolare giornalista Rai ha pensato di visitare l'esposizione che in queste settimane sta registrando un gran numero di presenze.Tant'è che qualcosa bolle in pentola e ci potrebbero essere interessanti sviluppi per il progetto che raccoglie una rassegna di oltre settanta opere grafiche e fumettistiche che racconta, mediante l'espressione personale dello stesso Mollica del suo rapporto con i grandi personaggi dello spettacolo e dei frammenti di storia d'Italia vissuti e include anche opere di autorevoli meastri del mondo della cultura e dell'arte . Molto richiesto anche il catalogo dell'esposizione ricco di illustrazioni su carta patinata. (Per informazioni info@leart.it). "Quelli di Mollica sono tutto meno che scarabocchi" diceva qualche giorno fa Bruno Gambarotta da un suo articolo pubblicato su "La Stampa" per elogiare la mostra. Mollica reduce dal concerto di madonna e dal clamore che l'evento ha portato con se potrà godersi qualche momento di relax nel Piceno e raccogliere i frutti del lavoro portato avanti in questi mesi per l'esposizione che esplora il suo ritratto "intimo" e personale attraverso un inedito percorso artistico fino ad oggi riservato soltanto a pochi. Così, per la prima volta, il popolare giornalista Rai Vincenzo Mollicasi racconta al grande pubblico in una veste del tutto inedita con "Scarabocchi in libera uscita". Si cimenta, da esperto dilettante con il disegno e la pittura, creando un percorso di immagini di rara ironia e bellezza, fino a inventarsi movimeti artistici mai esistiti, come il boopismo, di cui sono testimoni tra gli altri, De Gregori, e Alda Merini. "Vincenzo - ha affermato Pablo Echaurren proprio parlando di Boopismo - non si è limitato a "inquinare" col fumetto la pittura, ma ha inocultao il suo personaggio- virus nel cinema, nella canzone, nell'editoria rimettendo in gioco le certezze e le sicurezze di una cultura troppo lontana dai rumori e dalle contaminazioni della vita quotidiana". Il Piceno ha fatto da apripista ad un evento che sta incassando critiche positive dalla stampa nazionale. Il Tg1 cultura ha dedicato alla mostra un intero servizio in cui era abbinato alla rassegna grafica e fumettistica anche il nome della regione che lo ha ospitato.