31/10/2008 - A quattro anni dalla sua inaugurazione e dopo aver festeggiato i dieci anni di insegnamento Najma Asani (alias Paola Sguerrini) fa il punto della situazione con le sue allieve, prima fra tutte la sua bravissima collaboratrice Tiziana Ferretti, in arte Rania.
La festa infatti, denominata "Harem party", ha avuto tutta l'aria di un vero e proprio incontro culturale, di scambio di idee fra donne di diverse età, nazionalità ed estrazione sociale. Dopo il consueto benvenuto del Presidente si è tenuta una breve esibizione dimostrativa di Rania, che ha eseguito magistralmente una danza con la spada e un pezzo assolo di percussioni in perfetto stile egiziano, e Najma, che ha mostrato un'interpretazione dello stile "eskandarani" (di Alessandria d'Egitto) suonando le zagat (i cimbali egiziani).
Successivamente Najma ha esposto in una breve conferenza la storia della danza orientale e il significato della sua riscoperta in Occidente. Ne riportiamo un breve estratto: -La danza orientale comprende diversi stili e diverse forme interpretative- sottolinea Najma- purtroppo in Occidente è arrivato solo qualche movimento della danza egiziana da cabaret, confezionato ad uso e consumo degli occidentali sotto il nome di "danza del ventre".
Attualmente c'è un grande fermento intorno a questa danza. Quando dieci anni fa la portai nelle Marche non se ne conosceva neanche l'esistenza, se non nello stereotipo che prima accennato. Questa riscoperta è sicuramente positiva: spinge noi occidentali a conoscere culture vicine eppure per noi misteriose, fornisce alle donne uno strumento prezioso per la presa di coscienza della bellezza e delle potenzialità del proprio corpo a qualunque età.
Tuttavia la velocità impressionante con cui le scuole di danza orientale si stanno diffondendo attualmente lascia pensare che vi sia una certa approssimazione nella preparazione degli insegnanti, caratteristica, questa, che ha fatto sì che la danza orientale non godesse di una buona stima nell'ambiente tersicoreo occidentale. Del resto è sintomatico leggere su un manifesto che pubblicizza un corso di "vera danza orientale" una errata trascrizione dall'arabo (raqs shaki, anziché "raqs sharqi", dalla parola sharq = oriente). Spero che si tratti di un refuso tipografico e non di scarsa conoscenza dell'argomento.