PEDASO, 2 aprile 2008 – Teatro della Parola, la rassegna realizzata dai teatri di Grottammare, Ripatransone, Pedaso insieme all’Amat e all’Assessorato alla Cultura della Provincia di Ascoli Piceno propone, domenica 6 aprile al Teatro Valdaso di Pedaso, Mario Perrotta con Odissea, suo ultimo lavoro.
Narratore di spicco, già protagonista di due fortunati spettacoli – Italiani, Cìncali e La Turnàta – Mario Perrotta ritorna con uno spettacolo che tratta ancora il tema del viaggio. Con la sua Odissea contemporanea l’artista affronta il rapporto genitori e figli in una chiave attuale e ne fa il cardine principale dello spettacolo. La storia di Ulisse è rivissuta con gli occhi del figlio Telemaco, giovane di un paesino maldicente del Salento. Il ragazzo non ha ricordi del padre e Ulisse è per lui solo un racconto della gente. L’animo del protagonista è dunque combattuto tra la nostalgia per un genitore mai incontrato ed il rancore per un’assenza che comporta sradicamento e mancanza d’identità. Come per Telemaco la figura del padre Ulisse è carica di suggestioni, «Così – dice Perrotta- accadeva a me bambino, con un padre lontano che, nella mia testa, assumeva tratti epici. Solo portando la leggenda a noi, in questo nostro tempo così disarticolato e privo di certezze, potevo immaginare un’odissea mia, contemporanea ».
Telemaco viene a conoscere i luoghi e i fatti che riguardano il padre nei momenti trascorsi con Antonio, un uomo che da sempre vive sulla spiaggia pulendo i mitili. L’uomo “delle cozze” passa ore a guardare il mare da cui arriano storie e ricordi, mormorando “io sono come a Telemaco... aspetto sempre qualcosa che arriva dal mare”. Antonio è l’unico personaggio in grado di placare il travaglio adolescenziale di Telemaco. Con lui il ragazzo ha un rapporto unico, perché l’uomo, che nessuno ha mai sentito parlare, rompe solo per lui il silenzio.
«Nello spettacolo», continua Perrotta, «si fondono il mito e il quotidiano, due terre di mare l'una antica e mitica, Itaca, l'altra invece reale e moderna, il Salento, i versi di Omero e il dialetto leccese, il tutto legato insieme da una partitura musicale rigorosa». Il supporto musicale dal vivo è curato da Mario Arcari, oboista e sideman di lusso (a fianco anche di Ivano Fossati) e dal chitarrista Maurizio Pellizzari che si rifanno alle sonorità delle tradizioni meridionali amplificando e valorizzando gli snodi della narrazione.
Info e prenotazioni tel. 339. 2142416, biglietto di posto unico €. 10,00. Informazioni Amat 071/2075880. inizio spettacolo ore 17,30. ---