di Sara Di Giuseppe
Si stenta a credere a ciò che si legge (ieri, 11 febbraio) su un locale quotidiano on line. La notizia (!) è che i vucumprà “presidiano” di giorno il parcheggio dell’Orologio. Si legge che a Grottammare consiglierevagnoni col suo gruppo pidielle sottoscrive un’interrogazione in merito. Cui risponderà sindacomerli pirsonalmente di pirsona “nelle sedi opportune”.
Si va avanti a leggere: di certo apprenderemo che quelli attirano l’attenzione come disturbatori dell’ordine pubblico, fomentatori di rivolte e secessioni, terroristi in sonno, scippatori di vecchiette. Macchè: quegli extracomunitari vengono segnalati per il solo fatto che…CI SONO.
Intervistati dall’impavida cronista, i commercianti sospirano “rassegnati” che “finchè non creano disordini!...” [delusi, forse, che disordini non ce ne siano...]
Apprendiamo poi che li si lascia fare, i vucumprà, perché “come si sà [con l’accento! n.d.a.] a Grottammare prevale il buonismo”. Carità di patria m’impone di sorvolare.
Il coup de théâtre è alla fine, valeva la pena arrivare in fondo: non è vero che sono innocui!
Essi insidiano i vecchietti. Subdolamente ne carpiscono la buona fede e con la scusa di aiutarli…. chiedono loro la moneta inserita nel carrello!
L’ineffabile articolo fa pendant con un’altra velina che oggi (12 febbraio) ci informa – - di extracomunitari denunciati perchè accampatisi abusivamente eccetera.
L’autore - linguaggio da verbale dei CC, quasi non possieda una lingua sua - ci dice che una persona del gruppo “è stata tradotta [sic] in Questura”. Tralasciando il dubbio che egli possa esprimersi in questa lingua anche a casa propria – e non è cosa che ci riguardi - vengono spontanee alcune considerazioni.
I denunciati, che saranno accusati di "Invasione di terreni o edifici" [“invasione”!!], occupavano uno dei 2 cilindroni verdi dietro l’Orologio. Esempi di mancato arredo urbano post-industriale, colorati, interessanti, a lor modo…allegri. Ma abbandonati. Al gruppo dovremmo conferire la Legion d’Onore per il gusto manifestato nella scelta. Neanche se gliela regalassero la vorrebbero, una delle agghiaccianti scatolacce di cemento vomitate dai palazzinari tutt’intorno. In più, avendone attrezzato funzionalmente lo spazio interno, ne avranno certo avuto cura come unico loro ricovero. Medaglia d’oro. Ma no. C’è l’”invasione”, e c’è la “traduzione”. In Questura…
E gli extracomunitari che “presidiano” l’Orologio? Fortuna che ci sono. Nel centro commerciale più cupo d’Europa la loro presenza mitiga lo squallore e rallegra. Sono educati. Tra le facce buie e ingrugnite di noi indigeni, geneticamente - forse - incapaci di saluto e di sorriso, il sorriso loro spicca bianco come quello della pubblicità, colora e trasmette buonumore. Salutano con un etnico, curioso “Ciao mama!” noi signore attempate. Non chiedono nulla, se non “richiesti”. Certo, sono lì per vendere. Ma che fantasia! A Bologna ne hanno “prelevato” qualcuno per dare lezioni di marketing all’Università!
Dovremmo “prelevarli” anche noi: per farci dar lezioni di francese, d’inglese, di senegalese. E di educazione. A pagamento. Converrebbe a loro. Ma soprattutto a noi.
12.02.’09 SDG