Anticipatari
Ancona, 2006-05-23 - Le vicende degli "anticipatari", un episodio del dopo-terremoto Per quale motivo la Regione dovrebbe rimborsare le banche? Il governo regionale ha spiegato perché chi ha eseguito i lavori di ricostruzione aderendo alla proposta di "anticipazione" del contributo avanzata dalla regione Marche non dovrà aspettarsi che ora la Regione adempia all'impegno verso le banche.
Ricordate cos'è successo nel 2000? La Regione sa che gli interventi non ricompresi nelle priorità richiederanno qualche anno per essere erogati, e vuole incentivare i lavori di ricostruzione dei proprietari danneggiati dal terremoto; purtroppo nel 2000 "il flusso di finanziamenti può avere indotto in errore, in tema di previsione degli stanziamenti, sia i cosiddetti anticipatari che, forse, anche gli uffici regionali, per quella che era la capacità di finanziamento dei programmi in corso". Ma ecco più precisamente cosa l'assessore Pietro Marcolini ritiene oggi: "In effetti, nella delibera 180 del 2000 si voleva corrispondere non a un bisogno integrale di ricostruzione quanto a quello della velocizzazione della ricostruzione, con la fornitura di una garanzia, non dell’offerta di un contributo totale a fondo perduto." ... "Io temo che su questo versante ci sia stata, probabilmente, una convinzione ambientale, storica, più ottimistica all’epoca, che purtroppo ha trovato lo scoglio delle insufficienti risorse finanziarie messe a disposizione dallo Stato, contro cui ci infrangiamo insieme. Sarebbe stato ben più agevole per noi poter erogare le risorse, a partire dai diritti prioritari, a seguire fino ai proprietari delle seconde, delle terze, delle quarte, delle quinte case, per operazioni di recupero a prescindere dal bisogno sociale. Così non è stato e voi capite che in questa situazione di mancanza di risorse per la ricostruzione di oltre un miliardo e mezzo di euro, pensare che 140 anticipatari possano, in base semplicemente al caso, oltrepassare i diritti di 8.000 proprietari, complessivamente, regionali, è una questione che al di là del profilo strettamente giuridico, che non si pone, anche dal punto di vista della giustizia distributiva e delle priorità da assegnare, rende particolarmente difficile presentare in termini decenti una proposta amministrativa. E’ per questo che le ragioni della mozione a mio avviso risultano non conciliabili con il diritto e anche con la giustizia distributiva." L'opposizione aveva proposto di integrare il fondo di garanzia di altri 3,5 milioni, con i quali arrivare a chiudere le pendenze bancarie di chi ha aderito alla convenzione per l'"anticipazione". Il Consiglio, dopo il circostanziato intervento dell'assessore, ha rigettato l'emendamento. Consultare il link: http://www.anticipatari.marche.it
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