SpecialeTorino2006: Di Centa, maratoneta d’oro.
ilmascalzoneOlimpico, Torino2006 sul mascalzone a cura di Pietro Lucadei -2006-02-26: Di Centa, maratoneta d’oro Era l’ultima occasione per portare a casa una medaglia d’oro e Giorgio Di Centa l’ha colta al volo, conquistandola nella 50 km libera partenza in linea, la cosiddetta gara degli Dei. Un successo che Di Centa ha siglato dopo 2h 6’ 11” 08 di fatica e dopo aver lasciato indietro l’argento russo Eugeni Dementiev, distaccato di 8 centesimi, e il bronzo austriaco Mikhail Botwinov, che ha accusato il ritardo di 9 centesimi. Questo è il secondo oro per l’Italia del fondo nella XX edizione dei Giochi Olimpici Invernali ed è anche il secondo per Giorgio Di Centa, che a Torino ha già provato il brivido del primo gradino del podio dopo aver vinto la staffetta 4x10 km con Fulvio Valbusa, Pietro Piller Cottrer e Cristian Zorzi. Buono il risultato che Cottrer, oltretutto medaglia di bronzo nella 30 km a inseguimento, ha ottenuto anche in questa gara, piazzandosi quinto (+ 2”2) subito dopo il francese Emmanuel Jonnier (+1.7). Diciannovesimo Fabio Santus (+ 26”4), trentesimo Valbusa (+ 1’ 10” 07). Torino 2006 si conclude nel migliore dei modi per lo sci di fondo azzurro: con il bronzo della staffetta 4x5 km femminile di Arianna Follis, Gabriella Paruzzi, Antonella Confortola e Sabina Valbusa sono ben quattro le medaglie conquistate dall’Italia. Ordine d'arrivo 50 km mass start maschile Pragelato (Ita) 1. DI CENTA Giorgio ITA 2:06:11.8 2. DEMENTIEV Eugeni RUS +0.8 3. BOTWINOV Mikhail AUT +0.9 4. JONNIER Emmanuel FRA +1.7 5. PILLER COTTRER Pietro ITA +2.2 6. SOEDERGREN Anders SWE +2.3 7. KOUKAL Martin CZE +3.1 8. MAGAL Jiri CZE +3.3 9. VITTOZ Vincent FRA +4.6 10. FREDRIKSSON Mathias SWE +5.3 19. SANTUS Fabio ITA +26.4 30. VALBUSA Fulvio ITA +1:10.7 -Di Centa: "Ho fatto la gara perfetta" Come Stefano Baldini nelle Olimpiadi estive di Atene 2004, Giorgio Di Centa chiude l'Olimpiade Invernale di Torino 2006 con un oro che resterà nella storia. Il friulano, già oro domenica nella staffetta, ha riportato la vittoria più bella della carriera, e permette all'Italia di tornare sul gradino più alto del podio in una gara individuale a distanza di trentotto anni dal successo di Franco Nones nella 30 chilometri di Grenoble. “Non ho mai vinto una gara in Coppa del Mondo e quello che è successo oggi è un regalo che mi appaga di tanti sacrifici – spiega stravolto dalla fatica e dalla gioia il neo-olimpionico – Non ero favorito, ma ho fatto tutto in modo perfetto. Stavolta sono stato intelligente perchè mi sono risparmiato sull’ultima salita, anche se non amo le gare così tattiche. Il rettilineo d’arrivo è lunghissimo. Sono scattato, non sentivo più il rumore degli sci degli avversari. Non ci credevo, non ci credevo…”. Il fratello di Manuela dedica la medaglia ai tecnici che hanno sempre creduto in lui, poi, circondato dalla famiglia e dalle figlie (“Papà è stato grandissimo, come una montagna!”) si è abbandonato alle lacrime. “Non mi rendo ancora conto di cosa ho fatto...”. -Cerimonia di Chiusura all’insegna del Carnevale Una festa piena di gioia, per celebrare il successo dei Giochi e le vittorie degli atleti, con un sottile velo di tristezza per un evento che si conclude. Si presenta così la Cerimonia di Chiusura di Torino 2006 in scena allo Stadio Olimpico, un grande spettacolo che avrà come tema dominante il Carnevale. E’ infatti il weekend in cui tutta l’Italia si mette in maschera e proprio questa festa dalle radici italiane sarà il filo conduttore della serata. Lo show, ideato e diretto da Daniele Finzi Pasca, regista, autore, coreografo, clown tra i più stimati a livello internazionale per le sue performance teatrali ispirate al mondo circense, combinerà la fantasia e i colori del Carnevale con i suoni e le figure tipiche del circo e della Commedia dell’Arte. I momenti protocollari della cerimonia si alterneranno a quelli più informali e irriverenti propri del Carnevale. Entreranno in scena così i clown, gli esploratori delle nevi, la sirena, interpretata da Valeria Marini, la Corte del Carnevale, guidata dal re e dalla regina, e i Mascheroni del Carnevale di Viareggio. E ci sarà anche un omaggio a Federico Fellini, visto che saranno utilizzati sei costumi originali del film “I Clowns” del maestro riminese, creati dal Premio Oscar Danilo Donati. Anche il pubblico sarà coinvolto. Come nella Cerimonia di Apertura, agli spettatori sarà distribuito un kit con maschere da angelo e da diavolo e con un naso rosso che si illumina. Tutti saranno invitati ad indossarli, compresi i capi di stato e di governo e gli altri vip della tribuna d’onore. “Vedremo come reagiranno a questo scherzo” sorride Finzi Pasca. Avverrà in occasione della parata degli atleti, che questa volta sfileranno tutti insieme e non divisi per nazione, preceduti dai vessilli di tutti i paesi partecipanti. Il portabandiera azzurro sarà Armin Zoeggeler, oro nello slittino. Ci sarà spazio poi per i ricordi: entreranno in scena vecchie Fiat Cinquecento, Vespe, furgoncini Ape e Lambrette, da cui usciranno tanti personaggi vestiti da Arlecchino e Pulcinella. I momenti ufficiali prevedono la cerimonia di premiazione della 50 chilometri di fondo (è una novità, mutuata dall’esempio di Atene 2004, quando venne premiata la maratona), i discorsi di chiusura dei Presidenti del Cio, Rogge, e del Toroc, Castellani, e il passaggio della bandiera olimpica dalle mani del sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, al suo omologo di Vancouver, Sam Sullivan. Inizierà quindi il segmento di otto minuti, presentato dal Vanoc, il Comitato Organizzatore di Vancouver 2010. I protagonisti saranno il tenore Ben Heppner, che canterà l’inno azionale canadese, e la giovane rockstar canadese, Avril Lavigne. Altro momento ufficiale sarà lo spegnimento del braciere olimpico: con Andrea Bocelli sul palco, entrano nello stadio 400 ancelle con in mano una lanterna. Il loro soffio porterà allo spegnimento contemporaneo del calderone. Poi via al gran finale con l’aurora boreale, le fontane pirotecniche, le performance live di due star del calibro di Ricky Martin ed Elisa e i fuochi d’artificio. -Olimpiadi: finale da fiaba, Giorgio Di Centa premiato dalla sorella - Un finale da favola ha caratterizzato la cerimonia conclusiva dei Giochi di Torino 2006. Le coreografie ispirate alle allegorie del Carnevale ed alle atmosfere oniriche e felliniane del Circo, hanno lasciato spazio ad uno dei momenti ufficiali, la premiazione del vincitore della 50 chilometri di fondo, che questa mattina ha visto trionfare Giorgio Di Centa, già oro nella staffetta, con un insolito fuori programma. Come ad Atene 2004, quando sul podio nella cerimonia conclusiva era salito Stefano Baldini vincitore della Maratona, è stato l'inno di Mameli a risuonare in mondovisione a conclusione delle Olimpiadi. Con un tocco di emozione in più, per Giorgio Di Centa, che visibilmente commosso ha raggiunto il podio assieme al russo Eugeni Dementiev medaglia d'argento ed all'austriaco Mikhail Botwinov medaglia di bronzo. A consegnargli la medaglia infatti è stata la sorella Manuela, già vincitrice ai Giochi di Lillehammer 1994 di due ori, due argenti ed un bronzo sempre nello sci nordico (primato assoluto per un atleta italiano ai Giochi Invernali). Il presidente del Comitato Olimpico Internazionale Jacques Rogge ha infatti ceduto a Manuela Di Centa, membro del Cio e vicepresidente del Coni, il compito di premiare con l'oro il fratello. Speciale Torino2006, 2006-02-27
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