Censurato l’arbitro Farina: scappa durante il terzo tempo
Tutti condannano l’arbitro Stefano Farina, che al termine di Catania-Inter è rientrato svelto negli spogliatoi senza partecipare al “terzo tempo”, momento di fair play lanciato quest’anno dalla Fiorentina che, evidentemente, in Italia non trova il terreno ideale. Al termine della partita giocatori avversari e direttori di gara dovrebbero stringersi la mano e smorzare le tensioni accumulate durante i novanta minuti. Se però è l’arbitro a non dare il buon esempio, specie in una stagione come questa, in cui gli errori dei fischietti stanno superando ogni limite di decenza, allora tutti i buoni propositi vanno a farsi benedire.
Il presidente della Federcalcio Abete non ha apprezzato il gesto di Farina, che sbeffeggiato dai tifosi catanesi per tutto il secondo tempo, ha preferito non concedersi anche il “terzo tempo”. Non lo ha apprezzato neanche il pubblico di Catania, né i giocatori. Né, tanto meno, ne è stato felice Pierluigi Collina, designatore arbitrale, che sulla questione è stato chiaro: “Gli arbitri devono partecipare al terzo tempo, serve a stemperare”.
Ricordiamo che durante Catania-Inter è stato assegnato un gol irregolare ai nerazzurri. La colpa, certo, è da attribuire più al guardalinee che all’arbitro, considerato che il gol è nato da un fuorigioco non segnalato. Il risultato però non cambia. Cambiasso ha portato in vantaggio l’Inter, il Catania ha accusato il colpo. E’ finita 0-2. Dagli spalti solo fischi. E l’arbitro è andato via. Come se i fischi non fossero accettabili da una categoria che da anni ormai falsa le partite con i suoi errori.
Farina, incassato il rimprovero di Collina, ha fatto oggi il mea culpa. “Non sono permaloso”, ha dichiarato l’arbitro di Novi Ligure, “ho saltato il terzo tempo col solo obiettivo di mantenere sereno l’ambiente. Sul primo gol dell’Inter ho sbagliato, il fuorigioco c’era. Non è solo responsabilità dell’assistente, siamo una squadra e lo sbaglio è anche mio”.
David Cresta
|