Le creazioni di Vittorio Camaiani trionfano alla Settimana della Moda di Milano. Lo stilista ricorda il suo m° Fioravanti nel ventennale della sua scomparsa. Grazie Massimo per averci regalato tanta eleganza!
di Tiziana Capocasa
Presentata con successo alla Settimana della Moda a Milano la nuova borsa, modello Robin Hood, dello stilista sambenedettese Vittorio Camaiani. Originale, capiente, versione moderna del porta-frecce usato dall’eroe della foresta Sherwood, la borsa ha catturato l’attenzione dei visitatori al salone White, punto di riferimento per tutto ciò che è tendenza, ricerca, innovazione. Il modello Robin Hood, versione bianco e vintage ( invecchiato, delavè) in pelle e camoscio, è stato inserito nella collezione del calzaturificio Silvano Sassetti con sede a Monte San Pietrangeli che lo distribuirà in tutta Italia. Alcuni pezzi della riuscitissima borsa, numerata e a ”tiratura” limitata proprio come un’opera d’arte, sono disponibili presso l’atelier sambenedettese di via Lucania. Sulle passerelle anche i capi della collezione primavera/estate 2008 dell’enfant prodige della moda italiana ( ad appena venti anni Camaiani ha firmato la sua prima collezione d’alta moda insieme al maestro Massimo Fioravanti). S’ispirano alla musica; pentagrammi e note musicali spuntano sulle balze delle gonne, su seducenti corpetti e su abiti di seta, da indossare come ad una prima della Scala, oppure per assistere ad un concerto. Le note del maestro Toscanini ( terminate da poco le celebrazioni che lo hanno visto protagonista al braccio di donna Manuela di Castelbarco, nipote del grande direttore d’orchestra) riecheggiano nelle eleganti mises che mettono in risalto tutta la grazia e la seduzione femminile. Da Bali dove solitamente lo stilista trascorre buona parte dell’inverno, arrivano parei e gli accessori ( cinture, collane, borse per la spiaggia) della nuova collezione della linea Ventoriente, disegnata proprio seguendo l’ispirazione dei bellissimi paesaggi del Tropico.
Camaiani nel ventennale della scomparsa del suo maestro Fioravanti così lo ricorda “ Nel febbraio del 1988 scomparve, prematuramente, lo stilista Massimo Fioravanti, mio predecessore e grande talento, che fece parlare del Made in Italy e delle Marche nel mondo. Non dimenticherò mai le sfilate fiume all'hotel Excelsior di via Veneto, a Roma, e al teatro Calabresi di San Benedetto del Tronto. Un inno all'eleganza, sontuose mises che resero ancora più belle donne come la principessa Ira Fustenberg, Roberta Capua ( miss Italia 1987), la soubrette Pamela Prati e molte altre donne famose, clienti del suo atelier romano di via Fontanella Borghese e di quello sambenedettese di vicolo Crispi. Non solo creazioni per donne del jet set, ma abiti da sposa resero per un giorno principesse anche chi non lo era.
Le pagine per raccontare un così eclettico personaggio del mondo della moda sarebbero molte, ma per ricordarlo nel ventennale della sua scomparsa bastano poche parole: grazie Massimo per averci regalato tanta eleganza!”.