Georges Simenon, La Camera Azzurra
Titolo: La Camera Azzurra Autore: Georges Simenon Genere: narr. straniera Editore: Adelphi Autore recensione: Renzo Vitellozzi data di pubblicazione: 08 07 2008 Descrizione: Un Simenon d’annata targato 'sessantatrè' ma giunto inedito in Italia (che imperdonabile ritardo...) solo qualche anno fa grazie sempre alla casa editrice Adelphi. Romanzo che s’immerge nella tipica atmosfera provinciale francese (quella tanto cara anche a Brassens) ambientato nel borgo di Saint-Justin non lontano da Poitiers. Una sfrenata passione amorosa che devasta l’esistenza dei due giovani protagonisti Tony Falcone ed Andrèe ed una frase buttata lì quasi per gioco: "se io fossi libera, faresti in modo di renderti libero anche tu?" che tinge di giallo la camera azzurra. Un doppio delitto che sconvolge i ritmi lenti e consolidati dei sonnacchiosi paesini rurali della Francia. Simenon arricchisce la vicenda con una trovata geniale: le disarmanti lettere anonime che riceve Tony, brevissime, fulminanti e definitive che diventano il perno dell’intera vicenda. Lo scrittore di Liegi non finisce mai di stupire; scrittura secca e lineare, mai un cedimento, mai una ridondanza, uno stile impeccabile e ben riconoscibile, una capacità narrativa in grado di trattare temi sempre attuali ed universali. Una produzione letteraria che lascia storditi e che fa nascere un legittimo sospetto: Simenon è mai morto? Una cosa è certa, senza le sue storie ci sentiremmo tutti un po’ più soli.
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