Continuano le presunte confische dei beni alla mafia, continuano le assegnazione dei beni confiscati alla mafia per scopi sociali, in ultimo è stata assegnata la casa di Riina in via Bernini a Palermo.
Quella casa dentro la quale con ogni probabilità stava ben custodito l’elenco dei nomi dei politici ai quali Riina aveva fatto avere il famoso “papello”, elenco di richieste della mafia allo Stato.
Elenco di richieste che con ogni probabilità ,in fase di trattativa, è costato la vita ai nostri parenti.
Ebbene contemporaneamente, continuano a non affluire i modo sufficiente i beni confiscati alla mafia al Fondo 512.
Al Fondo 512 legge del 1999,attingono risorse le nostre cause civili contro Riina e i suoi accoliti, andate a buon fine in sede di sentenza immediatamente esecutiva, ma ancora oggi in attesa di arrivare a completamento.
Infatti se i beni confiscati alla mafia e all’occorrenza messi in vendita, affluissero ,come legge Pio La Torre vuole in giusta misura al Fondo 512 del 1999, non dovremmo aspettare ancora troppo tempo per curare in modo adeguato invalidi le cui malattie degenerative non lasciano spazio a indugio alcuno.
Cordiali saluti
Giovanna Maggiani Chelli
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili