Sogno o immaginazione, Anna Rita Pagnini si è aggiudica il 4° posto al concorso letterario
UN’OSPITE DELL’AIAS OTTIENE 4° POSTO A CONCORSO LETTERARIO
PESARO, 2007-06-04 - Con “Sogno o immaginazione” la pesarese Anna Rita Pagnini si è aggiudicata il 4° posto al concorso letterario dedicato allo scrittore G. Pontiggia e riservato alle persone disabili. La premiazione ci sarà mercoledì 6 giugno, alle ore 16.30, presso il Centro residenziale “Selleri Battaglia” della sezione bolognese dell’Aias, associazione italiana assistenza agli spastici.L’Aias di Pesaro ha infatti partecipato al concorso con 4 manoscritti, 3 poesie ed 1 narrativa, i cui autori frequentano il centro diurno “Anna Gardini”: oltre alla premiata, Massimiliano Scola di Pesaro, Jurghen Martelloni ed Elvis Presenzini di Fano. Tema di quest’anno “Possiamo immaginare tante vite, ma non rinunciare alla nostra”. “Quando il cervello è l’unica parte del corpo libera da qualsiasi vincolo di dipendenza, alla mente non resta Altro che immaginare – scrive la Pagnini - oggi sono il gabbiano che vola sull’onda, domani la pratolina che si scalda al primo sole primaverile. Poi mi chiedo: la pratolina e il gabbiano conoscono la carezza di una madre che ti cura da cinquanta anni? La forza di un padre che ti ha insegnato i veri valori della vita? Gli amici che ti sono sempre vicini? L’amore di un uomo che non vede le tue deformità e ti ama per quello che sei? Anch’io ho scalato montagne e ne avrò altre ancora più alte da superare; mille volte sono scesa negli abissi dei mari toccandone il fondo, ma ogni risalita è una vittoria”. Cinquantuno anni, consigliera da 20 anni del consiglio di amministrazione dell’Aias, Anna Rita è un’ospite del centro diurno e per l’Aias, che vive come una seconda famiglia, si occupa dell’organizzazione delle manifestazioni volte a far conoscere alla cittadinanza la realtà dell’associazione. L’Aias, per festeggiarla, organizzerà la partecipazione alla manifestazione. Sogno o immaginazione Immaginare….quando il cervello è l’unica parte del corpo libera da qualsiasi vincolo di dipendenza, alla mente non resta Altro che immaginare; oggi sono il gabbiano che vola sull’onda, domani la pratolina che si scalda al primo sole primaverile. Immagino di essere l’uomo che scala le montagne o esplora i fondali del mare.Poi mi chiedo: la pratolina e il gabbiano conoscono la carezza di una madre che ti cura da cinquanta anni? La forza di un padre che ti ha insegnato i veri valori della vita? E le braccia di una nipote che ti si stringono forte intorno al collo per un abbraccio? Gli amici che ti sono sempre vicini? L’amore di un uomo che non vede le tue deformità e ti ama per quello che sei?Anch’io ho scalato montagne e ne avrò altre ancora più alte da superare; mille volte sono scesa negli abissi dei mari toccandone il fondo, ma ogni risalita è una vittoria.La valigia della mia vita è ricca e non vorrei per nulla al mondo perderla tra i bagagli di un affollato aeroporto (anche perché una xxl chi potrà mai indossarla?).
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