Arriva ad Ascoli una delle più grandi donne del Judo mondiale
Ascoli P. - Il prossimo 26 marzo 2006 presso la palestra comunale di Atletica pesante, nella sala adibita al Judo, si terrà uno Stage d’approfondimento sul Ju no Kata organizzato in Ascoli dall’Ad Judo Cento Torri e promossa dalla Delegazione Provinciale Fijlkam di Ascoli, avrà come Docente la signora Taeko Nagai Istruttore del Kodokan di Tokyo 6° Dan di Judo. La Nagai è stata invitata in Italia dalla Fijlkam nazionale su richiesta del Kodokan Cremona e, in collaborazione con Judo Cento Torri Ascoli, Heiwa di Udine, Cus di Venezia, Kodokan di Mestre, si sposterà prima in alcune sedi in Alta Italia e per ultima ad Ascoli. “Taeko Nagai – ha illustrato il presidente della Judo Cento Torri, il dottor Giuseppe de Berardinis - è nata a Tokyo nel 1954, Laureata presso la Waseda University nel 1978. Insegnante presso il Kodokan Judo Institute di Tokyo sezione femminile. Arbitro Internazionale Ijf (International Judo Federation). Membro del gruppo di Ricerca Tecnica del Kodokan. Esperta di Judo di base e degli esercizi così detti “obbligati” Kata, oggi molto seguiti in Europa, dove si sono tenuti a Londra nel 2005 i primi Campionati Europei e anche nel resto del Mondo che si sta preparando per i primi Mondiali previsti a fine 2006 o al massimo nel 2007. Con la sua conoscenza ed esperienza sicuramente potrà apportare a tutti noi un grande beneficio. Anche in campo agonistico ha ottenuto risultati di prestigio: argento al 1° Campionato Femminile di Judo del Giappone nel 1978 (cat. -57kg); argento al 4° Campionato Femminile di Judo del Giappone nel 1981 (cat. -56kg); argento al 2° Campionato di Judo del Pacifico nel 1981 (cat. -56kg)”. “Lo studio dei Kata – ha proseguito De Berardinis - è da sempre stato materia d’esame e di studio nel Judo, da qualche anno la nostra Federazione, Fijlkam, ha iniziato a “spingere” in maniera molto decisa la pratica organizzando i primi campionati italiani, denominati Gran Premio Nazionale Kata mentre la Federazione Europea Judo Uej ha organizzato un primo Campionato Europeo di Kata a Londra lo scorso Novembre 2005 dove la rappresentativa Azzurra che ha affidato al Consigliere Federale Fijlkam professor Stefano Stefanel, ha avuto un notevole successo conquistando nelle cinque prove di esercizi obbligati tre Ori, un Argento e un Bronzo e qualificandosi al 1° Posto tra le squadre europee presenti al campionato”. Il prossimo Gran premio Nazionale Kata si terrà a Lignano Sabbiadoro il 29 e 30 aprile 2006 mentre a Torino in ottobre si svolgerà 2° Campionato Europeo di Kata, e il primo Mondiale come già detto dovrebbe essere organizzato per la fine del 2006 o nel 2007. La Nazionale Azzurra di Kata di Judo ha tra i titolari 2005 e 2006 due Marchigiani: Giuseppe de Berardinis e Roberto Paniccià, già classificati al primo posto nel Gran Premio Nazionale Kata del 2004, e secondi nel 2005 in prove diverse, nonché Argento ai Campionati Europei di Londra e di diritto con gli altri Italiani medagliati alla Finale dei campionati Europei di Torino 2006, i due atleti sono entrambi tesserati presso l’Ad Judo Cento Torri di Ascoli di cui Giuseppe de Berardinis è anche Istruttore titolare. “Il Kata di Judo – ha ripreso de Berardinis - è in parole semplici un Modello di esercizi preordinati da eseguire nel nostro caso a coppie, espone un principio oggetto di studio attraverso l’esecuzione di forme tecniche. Il Ju no Kata è anche conosciuto come “Forme della flessibilità”, sia fisica che mentale, o meglio ancora “Forme dell’Adattabilità”. Illustra e dimostra un concetto che può essere sviluppato ed usato nella vita di tutti i giorni in un qualsiasi contesto, sia sportivo che marziale o di rapporti umani e lavorativi; “l’essere flessibili”, il “non irrigidirsi”. Nel caso specifico i due praticanti eseguono in assoluto silenzio movimenti preordinati di attacco e contrattacco sempre molto lentamente ma con assoluta decisione dove si da particolare risalto alla ricerca del proprio centro, curando nei minimi particolari le tecniche che sono eseguite curando la giusta distanza, lo squilibrio, il controllo, cercando la perfetta “armonia” con il partner. Il concetto che viene espresso è quello che ad un attacco diretto si può anche “cedere”, lasciarsi “portare” per poi contrattaccare con raziocinio ed avere ragione dell’avversario, o in senso più generale viene illustrato e proposto un concetto, atto a risolvere un determinato problema senza tentare di “bloccarlo”, ma, quando è possibile lasciandolo “passare”, facendogli “perdere energia” e poi nel momento e modo migliore “agire” per risolverlo vantaggiosamente. Queste forme contribuiscono positivamente anche a migliorare e mantenere il benessere fisico soprattutto per i giovani e per gli anziani, poiché appropriato a rieducare un corpo poco flessibile e/o a mantenerlo tale, agile e flessuoso “senza pretendere performance agonistiche” e per questo motivo è alla portata di tutti, tutti possono praticarlo in assoluto relax. Non è poi di secondaria importanza lo studio nascosto dei punti vitali, dei sistemi più semplici per divincolarsi da una presa etc. ciò lo porta ad essere anche molto utile come esercizio base per l’introduzione allo studio dell’autodifesa”. “Non esistono proiezioni a terra o tecniche pericolose – ha concluso de Berardinis - , ogni cosa è eseguita molto lentamente ed in assoluto controllo, non c’è bisogno del Judogi (Divisa per praticare), non c’è bisogno del tappeto, può essere eseguito anche all’aperta se la stagione lo permette. Lo “studio dell’equilibrio” e del “centro” sempre a contatto reale con un partner che esegue insieme a noi e non contro, rende più sicuro il corpo e la mente nelle più disparate situazioni nonché più inclini alla collaborazione e alla fiducia con il prossimo. Judo è “il più efficiente impiego dell’energia” e “mutua prosperità, per se stessi e gli altri”, così come voluto e scritto dal creatore del Metodo professor Jigoro Kano enunciando i suoi due principi base. Ci auguriamo che molti verranno ad ammirare la Signora Nagai all’opera così come gli altri praticanti che parteciperanno allo Stage”. Foto: Kodokan Judo Institute - Gennaio 2006 Kangeiko (Mid Winter Training) tradizione del Kodokan dal 1884 ( terminato il Kangeiko vengono consegnati i diplomi)
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