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Zidane, eroe di Francia |
Lo Zizou furioso diventa un film
Esauriti gli strascichi delle fatiche mondiali, delle feste italiane interminabili e della disperazione francese in breve trasformata alla stregua di un eguale trionfo, nel mondo dell’arte e della cinematografia arriva un nuovo ed inaspettato eroe: Zinedine Zidane. Il profeta del calcio-spettacolo sarà infatti il protagonista unico del documentario “Zidane: un portrait du 21e siécle” (“Zidane: un documentario del 21esimo secolo”), creato dall’artista scozzese Douglas Gordon e dal francese Philippe Parreno, ed in breve acquistato da alcuni dei più importanti musei del mondo. In realtà c’è un piccolo particolare: la Fondazione Sandretto Re Brandeburgo di Torino (che ha anche coprodotto il film e l’ha presentato all’ultimo Festival di Cannes), il Moma e il Guggenheim di New York, hanno comprato il cartellino in 35 mm del giocatore acclamato mito, prima della famosa testata a Materazzi, in tempi quindi non sospetti quando ancora Zizou era soltanto un dio incontrastato e la sua immagine assolutamente non scalfita. Nel film di 92 minuti c’è solo lui, Zinedine, impegnato in una partita col Real Madrid al Santiago Bernabeu (lo stadio del trionfo mondiale del 1982); gli artisti ispirati dai ritratti di re e principi dipinti da Goya, Velazquez ed El Greco, appesi nelle gallerie del Prado della capitale spagnola, hanno voluto inventarsi la loro personale versione di un ritratto di una personalità illustre del ventunesimo secolo. Nel documentario Zidane è ritratto come un principe dei nostri tempi, un eroe silenzioso anche se grondante di sudore, esaltato per le sue virtù che non conoscono macchie ma con un piccolo finale ad effetto: anche nel film infatti Zizou si fa espellere, uscendo triste fra gli applausi delle curve. Quest’opera sul calciatore testone, testardo, testa di… (gli epiteti associati a Zidane sembrano non essere mai abbastanza), arriverà a Torino a settembre, nella città della Juve che fu sua; fa sorridere il fatto che il mondo sembra aver scordato la famosa testata: così Zizou, premiato col pallone d’oro dei Mondiali tedeschi e risorto ad eroe nazionale, difeso dai compagni con parole di fuoco e dalla madre che avrebbe voluto i testicoli di Materazzi su un piatto (ma per farci poi cosa???) e scappato in prima serata a Canal Plus a raccontare la sua personalissima serata da finale (mentre il nostro Materazzi taceva e tace tuttora per non alimentare polemiche inutili), adesso potrà dimenticare facilmente le sue fatiche mondiali, cercando di riabilitare la sua immagine appannata anche attraverso un film da portare in giro per il mondo, per diffondere il suo amore per il pallone. Dove però compare anche il suo carattere irascibile, sebbene i francesi sembrino non accorgersene. Ca va sans dire.
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Alessandro Orecchio
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Sport |
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il 27 Jul 2006 alle 17:29 |
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