SpecialeTorino2006: Grazie Torino, arrivederci a Vancouver-adesso sotto con le Paralimpiadi
ilmascalzoneOlimpico, Torino2006 sul mascalzone a cura di Pietro Lucadei 2006-02-27 - Grazie Torino, arrivederci a Vancouver-Torino 2006 è già nella storia, adesso sotto con le Paralimpiadi E’ stato bellissimo, un sogno divenuto realtà. Dall’intuizione di temerari sognatori tra i quali amici che non ci sono più, agli anni della complessa preparazione, fino alla faticosa rincorsa contro il tempo per dimostrare al mondo di essere all’altezza. La XX edizione dei Giochi Olimpici Invernali Torino 2006 sarà ricordata come una festa dello sport e della fratellanza. Tre settimane di leale competezione sportiva, successi e fairplay, entusiasmo e passione sulle pista di gara e negli impianti, ma soprattutto nelle piazze di Torino e delle Valli. Torino, il Piemonte e l’Italia hanno vinto la loro sfida olimpica. "Ce l'abbiamo fatta, tutti insieme con un bel gioco di squadra, dal governo alle istituzioni locali, fino a ciascun volontario grazie, grazie, grazie", sono state queste le prime significative parole del discorso conclusivo del presidente del TOROC, Valentino Castellani, alla Cerimonia di Chiusura che ha inoltre sottolineato come “i Giochi ci danno fiducia per l'avvenire”. Più che a un addio, la Cerimonia di Chiusura è stato un lungo abbraccio, un momento in cui, sciolta la tensione, tutti hanno ringraziato sopraffatti dalla magia dell’Olimpiade. E’ stato un lungo arrivederci a Pechino 2008 e Vancouver 2010. Un saluto allegro e gioioso come il naso rosso indossato dagli atleti e le maschere (angeli e diavoli) a nascondere il volto del pubblico. Maliconia e commozione, ma anche orgoglio e fierezza dell’italianità ecco i sentimenti di questa splendida avventura. Poi lo spettacolo con montagne e mare che si fondono insieme facendo partire la burlesca corte del circo e del carnevale: la goliardia dei mascheroni dei tarocchi prendono la scena tra eccessi, balli, salti e sberleffi. Il presidente del CIO Jacques Rogge ha chiuso ufficialmente i Giochi e ringraziato commosso la bella prova di Torino e le sue Valli Olimpiche. Non più divisi per nazioni gli atleti sfilano tutti insieme, in un abbraccio collettivo forte quanto la tristezza per il braciere che si spegne. Da oggi Torino 2006 entra nella storia dell’olimpismo. Grazie Torino ed ora testimone agli amici canadesi di Vancouver, ai quali con spirito di fratellanza auguriamo un grande successo. Appuntamento per tutti nel 2010. -Torino 2006 è già nella storia, adesso sotto con le Paralimpiadi E’ finita per davvero: la magia olimpica lascia Torino e le sue valli, ma la consapevolezza di aver creato e vissuto dei fantastici Giochi Invernali non è fuggita. Diciamolo pure ad alta voce: è stato bellissimo, intenso e in un crescendo di successi sportivi ed organizzativi. Felicità e commozione sono esplose ieri nella magnifica cerimonia di chiusura. Nell’aria c’era però anche quella dolce tristezza che ti cresce dentro quando sai di aver vissuto un periodo irripetibile. Ho avuto la fortuna di accedere il Braciere Olimpico e quando l’ho visto spegnersi, mi è cresciuto un groppo in gola: mi sono affacciata alla finestra che dà sulla salita finale della pista di Pragelato e per un momento ho avuto voglia di riprendere gli sci e liberare queste forti emozioni olimpiche. A livello sportivo le gioie più grandi me le hanno date i ragazzi della staffetta d’oro e Giorgio Di Centa che ieri si è meritato tutto il caloroso abbraccio dello Stadio Olimpico. Anche le azzurre si sono comportate bene e a livello generale l’Italia si merita un quasi 9. Qualcuno potrebbe dire 10, ma io quel voto non l’ho mai visto quando andavo a scuola, neanche in educazione fisica. Misteri della vita, no? Scherzi a parte, mi è spiaciuto molto per le cadute di Rocca, della Kostner e di Fusar Poli-Margaglio. Sento parlare di disfatte: si esagera sempre nei giudizi, sarebbe più corretto dire che non ci sono stati i risultati. Lo sport è questo, soprattutto durante l’Olimpiade. Adesso pausa, ripasserò mentalmente le mille emozioni di questi Giochi e mi godrò la famiglia nella nostra casa di Cuneo. Ma tornerò a Pragelato per le Paralimpiadi: è un appuntamento da non perdere, è un modo per tornare a respirare l’eccezionale clima olimpico che ha trasformato Torino e regalato gioie su gioie. Un grazie enorme va a chi a reso possibile tutto ciò, esaltando l’orgoglio piemontese e italiano per un’Olimpiade che è già nella storia. -Le Olimpiadi diventano Paralimpiadi Terminati i Giochi Olimpici, non è affatto finita! Dal 10 al 19 marzo 2006 si svolgono a Torino i IX Giochi Paralimpici Invernali: 1.300 tra atleti e accompagnatori si sfidano in 5 diverse discipline paralimpiche. -Tutti i Giochi del passato Rivivi le emozioni delle edizioni passate dei Giochi fin dal 1896, in vista dei prossimi giochi: Pechino 2008, Vancouver 2010 e Londra 2012 http://www.olympic.org/uk/games/index_uk.asp Speciale Torino2006, 2006-02-27
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