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Attilio Pierelli, “Iperspazio” all’aeroporto di Falconara
Da sabato 31 marzo al terminal arrivi sculture che riflettono sui concetti di spazio e tempo L’aeroporto “Raffaello Sanzio” di Ancona-Falconara sta per ospitare la prima mostra del ciclo di esposizioni previste al suo interno per il 2007, al terminal arrivi. Dal 31 marzo al 30 aprile undici sculture che giocano con i concetti di tempo e di spazio, per l’antologica “Iperspazio” di Attilio Pierelli, fuoriclasse delle arti plastiche internazionali. Nato a Sasso di Serra San Quirico (An) e presto trasferitosi a Roma, con la famiglia, per diventare uno dei nomi principali della scena nazionale e mondiale, Pierelli torna così nella sua terra natale. Nelle sue opere il Maestro studia la relatività e la scienza, particolarmente il concetto di spazio in relazione al cosmo, ottenendo risultati plastici importanti sulla sua visualizzazione relativa alla quarta dimensione geometrica, alle geometrie curve (non euclidee) e nelle più avanzate conoscenze topologiche delle superfici estremali. In una ricerca spinta, come dice egli stesso, da “una necessità determinata da un’ipersensibilità verso i materiali e la loro forma; quasi uno stato di ipnosi indotto dal rapporto con i materiali che di volta in volta attraevano, ed attraggono, il mio interesse”. Al centro del suo indagare c’è l’iperspazio che, come altre entità fisiche esistenti, non si può percepire correntemente ma si può immaginare e realizzare. E “Pierelli lo fa lucidando meticolosamente gli acciai e piegandoli geometricamente ottenendone concavità e convessità in grado di riflettere le metamorfosi suggestive delle cose, in grado di metterci illusivamente in contatto con il divenire della nostra dimensione e della sua moltiplicazione speculare - l’infinità e la molteplicità dello spazio e del tempo”, scrive Gabriele Tinti, autore del testo critico della mostra. I lavori di Pierelli hanno il potere di condurci per mano in un mondo fisico corporale complicatissimo, fin nei limiti remoti del conosciuto esperito. In un mondo oltre – indicandocelo concretamente, presentandocelo come realissimum -, che vive al di là della nostra interpretazione e della nostra consueta rappresentazione. Attraverso gli strumenti che ha attivato ci è possibile sognare universi paralleli, altre realtà, nuove entità abitate da umanità alternative. L’esposizione, patrocinata dalla Regione Marche, dalla Provincia e dal Comune di Ancona, è curata dal luogo d’arte Artessenza di Ancona. Inaugurazione sabato 31 marzo alle ore 18,30. Attilio Pierellibio-bibliografia Attilio Pierelli nasce a Sasso di Serra S. Quirico (Ancona) nel 1924. Dieci anni dopo si trasferisce a Roma con la famiglia. Autodidatta, negli anni cinquanta inizia l’attività artistica. A questo periodo appartengono le prime sculture speculari attraverso le quali studia la relatività e la scienza in generale, particolarmente il concetto di spazio in relazione alla cosmologia. Nella sua ricerca artistica ottiene risultati plastici molto importanti sulla visualizzazione del concetto di spazio relativo alla quarta dimensione geometrica, alle geometrie curve (non euclidee), e nelle più avanzate conoscenze topologiche delle superfici estremali. Del 1963 è l’ideazione della scultura in argento T.E.S.T. (Trascinamento di Eventi Spazio Temporali) realizzata nel 1985 e divenuta “L’Oscar” del Marcel Grossman Meeting che ogni tre anni viene assegnato al miglior lavoro elaborato in Astrofisica. Nel 1987 fonda a Roma il “Movimento Artistico Internazionale Dimensionalista” con una mostra prima al Casino dell’Aurora Pallavicini e poi a Spoleto. Pubblica libri di poesie ed articoli su riviste inerenti l’iperspazio, tiene conferenze sul tema arte e scienza, arte e psicologia, arte e società. Partecipa alle più importanti rassegne nazionali ed internazionali tra le quali ricordiamo “I esecuzione mondiale del concerto di scultura, Festival dei due mondi”, Spoleto, 1965; “IX, X, XI Quadriennale Nazionale d’Arte, Palazzo delle esposizioni, Roma”, 1966-1973-1886; “Art of the Space Age”, Johannesburg, 1966; “Pittsburgh International”, Pittsburgh e “Expo’ 67”, Montreal, 1967; “VI Biennale Romana”, Palazzo delle Esposizioni, Roma, “2001 Odissea nello Spazio”, Roma e Museum of Contemporary Crafts, New York, 1968; “Multiples”, Philadelphia Museum of Modern Art, Philadelphia, 1971; “I Multipli nella Scultura Italiana Contemporanea, Mostra Itinerante: (Messico, Paesi Arabi, Paesi Latino-Americani, Nord Europa), 1983; “Visualizing Higher Dimensions”, Flatland, 1984; “Hypergraphics”, Brown University, Providence, 1984; “Artisti oggi tra scienza e tecnologia”, Palazzo Venezia, Roma, “XVII Triennale di Milano”, Milano, “XLII Biennale Internazionale d’Arte e Scienza”, Venezia, 1986; “IX Bienal International del deporte en las Bellas Artes”, Palacio Real de Pedralbes, Barcelona, “Biennale Internazionale d’Arte: Omaggio al Caravaggio”, Musée Mystique, Malta, 1988; “L’occhio di Horus, Itinerari nell’immaginario matematico”, Bologna - Parma - Milano - Roma, 1989; “8th International Small Sculture”, Triennal of Budapest, Palace of Exhibition, Budapest, 1990; “L’Arte costruisce l’Europa”, Arte Struktura 1996, Palazzo Economico, Trieste. Di lui hanno scritto personaggi fondamentali della critica d’arte italiana come Emilio Villa, Giulio Carlo Argan, Giuseppe Marchiori, Giuseppe Gatt, Franco Simongini, M. Fagiolo Dell’Arco e scienziati come Giuseppe Arcidiacono, Michele Emmer e Remo Ruffini. Dopo una serie di mostre personali – tra le quali ricordiamo quelle del 1966 tenutesi presso la Galleria L’Obelisco di Roma e la Zabriskie Gallery di New York e quella del 1970 alla The J. L. Hudson Gallery di Detroit - Attilio Pirelli arriva a tenere nel 1990 la personale presso la Galerie Landesgirokasse di Stoccarda e l’anno successivo al Museum of Modern Art di Kyoto. Nel 1993 viene inaugurato il Museo Pierelli di Ipersculture di Bomarzo che rientra nel progetto di rete museale virtuale/reale di Arte Contemporanea promosso dall’Università “La Sapienza” di Roma. Sue opere figurano in Fondazioni e spazi museali di grande prestigio come la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, la Peter Stuyvesant Foundation e la Rembrandt Art Foundation di Londra, il Museo Civico d’Arte Moderna di Torino, il The Hirshhorn Museum and Sculture Garden di Washington solo per citarne alcuni. La sua opera “Quadrifoglio” si trova in permanenza nel Palazzo del Consiglio d’Europa di Strasburgo. L’artista attualmente vive e lavora a Roma e Bomarzo.
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il 28 Mar 2007 alle 17:14 |
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