Gravina di Puglia: tra speranza e disperazione
La speranza è di ritrovarli almeno in vita, comunque le responsabilità e le colpe non si fermano esclusivamente alla pista della pedofilia. Prende corpo la possibilità che i fratelli di Gravina siano nelle mani di una rete di pedofili. L’ipotesi viene avvalorata dalle immagini registrate dalla telecamera a circuito chiuso di una banca in cui appare Francesco Pappalardi, 13 anni, vestito con cura, con gli abiti indossati il giorno prima per la ‘Prima Comunione’ di un cuginetto e distratto da un’auto di passaggio. Si sospetta, addirittura, che avessero appuntamento con qualcuno. Se, seguendo la pista della pedofilia, dovessero venire confermati eventuali contatti e appuntamenti programmati tra i ragazzini e uno o più adulti, ci sarà da domandarsi come mai il padre affidatario, la madre e gli assistenti sociali, che avrebbero dovuto monitorare e seguire una famiglia a rischio come questa, non sospettassero nulla. Quali erano i mezzi per entrare in contatto con pedofili? Dove avvenivano gli incontri? Quanti colpevoli ci sono in questa triste vicenda? (da cosmodelafuente.com)
|