MACERATA, 2007-09-27 - Sono state inaugurate ufficialmente questo pomeriggio le tre mostre dedicate ai quaderni di scuola e organizzate dall'Università di Macerata e dall’Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica in concomitanza con il convegno in corso.
“E’ un evento nell’evento – ha commentato il rettore Roberto Sani – che ci siamo voluti regalare come studiosi, ma che abbiamo voluto mettere a disposizione della città e dei tanti studenti che visiteranno le esposizioni, in modo da esplicitare all’esterno il nostro lavoro”.
Due mostre sono ospitate nella galleria degli Antichi Forni. La prima, “Tra banchi e quaderni”, a cura di Paolo Ricca dell’Associazione “Il salotto verde”, ricostruisce una vera e propria aula scolastica degli anni Quaranta con originali banchi d’epoca in legno, lavagna, cattedra con tanto di registro e libri di testo. Inoltre sono esposti alcuni delle migliaia di quaderni scolastici prodotti in Italia dal 1863 al 1961 e raccolti da Ricca. “E’ una ricerca nata per caso – ha raccontato lo stesso Ricca -. Una delle cose più difficili è stato ritrovare i banchi in legno, molti dei quali venivano distrutti per far posto a quelli di altri materiali”. Ai primi visitatori è stato dato in omaggio un dvd con il documentario di questa collezione itinerante, che ha trovato a Macerata la sua settima tappa
La seconda esposizione “Les cahiers des écoliers du monde" ("I quaderni degli scolari del mondo"), a cura del francese Henry Merou, propone una raccolta unica di quaderni scolastici di tutto il mondo. Sono quaderni sinceri e commoventi, con scritture anche in cirillico e arabo, basco e bretone. Non meno interessanti sono le immagini delle copertine, ingenue o serie, ricche o spoglie a seconda dei paesi (Cipro, Kazachstan, Malawi e Siria). "Questa raccolta – ha spiegato Merou – è iniziata cinque anni fa e non è mai terminata, perché deve essere aggiornata continuamente, tenendo conto dei cambiamenti geo-politici del mondo. Il quaderno è un oggetto universale, che scandisce la vita di milioni di persone e l'apprendimento in tutte le lingue. Ho voluto dimostrare come la scrittura sia universale. Mentre le parole passano, le scritture restano".
Il polo didattico "Luigi Bertelli" in contrada Vallebona, infine, ospita "I quaderni di scuola nel Novecento", che ripercorre, attraverso la storia della Cartiere Paolo Pigna, sponsor del convegno, la storia degli innumerevoli quaderni prodotti dall'azienda, analizzandoli in quanto prodotto industriale a diffusione di massa. La mostra si sviluppa attraverso i locali della cartiera, riprodotti tridimensionalmente per mezzo di grandi pannelli con fotografie d’epoca. "Nell'Ottocento – ha ricordato Valerio Volpi, direttore artistico della Cartiere Pigna – la copertina era nera, per non distrarre gli studenti. Nei primi del Novecento inizia l'illustrazione, dove viene raccontata la nostra storia e l'evoluzione politica".
Le tre mostre rimarranno aperte fino al 27 ottobre.