Il Kosovo da oggi «è uno Stato orgoglioso, indipendente e libero»: lo ha detto il premier Hashim Thaci, parlando alla riunione straordinaria del Parlamento di Pristina, che «ha in agenda due temi: la dichiarazione d'indipendenza del Kosovo e l'adozione dei simboli dello Stato». Da oggi «siamo fra le nazioni democratiche libere», ha aggiunto Thaci.
Poi Thaci a sorpresa parla di possibile adesione all'Unione Europea. «Siamo in marcia verso l'Unione Europea».
Il parlamentari hanno accolto con un applauso il presidente del Kosovo Fatmir Sejdiu e il primo ministro Hashim Thaci.
Lo speaker dell'Assemblea ha illustrato lo scopo della riunione: la dichiarazione di indipendenza unilaterale.
Alla seduta sono presenti anche diplomatici stranieri, esponenti religiosi e rappresentanti dell'amministrazione Onu (Unmik), incaricata di gestire la regione secessionista da dopo la guerra del 1999.
Centinaia di ex riservisti serbi sono stati fermati al confine con il Kosovo. A loro, che vestivano uniformi militari, è stato impedito l'ingresso nella provincia che dichiarerà a minuti l'indipendenza. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Beta.
La nuova bandiera del Kosovo inizia sventolare nelle strade di Pristina in festa: sfondo blu, con il perimetro del Kosovo al centro, colorato di giallo, sormontato da sei stelle di colore bianco. La nuova bandiera, insieme allo stemma del Kosovo, rientra nella seconda delle due mozioni che il primo ministro Hashim Tachi ha sottoposto all'approvazione del parlamento kosovaro che si riunisce alle ore 15 in seduta plenaria straordinaria. La prima è la dichiarazione unilaterale di indipendenza di Pristina da Belgrado.
Sembrava che il D-Day sarebbe stato festeggiato senza la nuova bandiera, invece Thaci ha imposto un'accelerazione e i festanti in giro per Pristina hanno anticipato. L'aquila skipetara che ancora domina nello sventolio di stendardi sarà dunque sostituita da un nuovo emblema, che è di per sè un invito alla tolleranza: le stelle andrebbero infatti a simboleggiare le sei minoranze presenti nel territorio, serba, turca, rom, bosniaca, croata e montenegrina.
Il primo ministro serbo Vojislav Kostunica ha duramente condannato la proclamazione unilaterale d'indipendenza del Kosovo, definendolo «un falso stato», e accusando gli Stati Uniti per il loro appoggio agli indipendentisti e la loro disponibilità a «violare l'ordinamento internazionale per i loro interessi militari».
Parlando alla tv nazionale serba nel pomeriggio, pochi minuti dopo la proclamazione di indipendenza del Kosovo, Kostunica ha detto che la Serbia «non riconoscerà mai questo falso stato» sul suo territorio.
Oltre che gli Stati Uniti, il capo del governo di Belgrado ha criticato anche l'Unione europea che - ha detto - ha seguito gli Usa «in un modo umiliante».
Il parlamento di Pristina, in una seduta straordinaria, ha proclamato nel primo pomeriggio di oggi unilateralmente e per acclamazione l'indipendenza della provincia serba a maggioranza di popolazione albanese.
La Russia chiede all'Onu e alla Nato un'azione«Immediata» per fare annullare la proclamazione di indipendenza del
Kosovo. Lo si legge in un comunicato del ministero degli affari esteri russo.
Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu si riunisce d'urgenza alle ore 19 italiane (le 13 a New York) su richiesta della Russia, dopo la proclamazione unilaterale di indipendenza del Kosovo.
Il ministero degli Esteri italiano ha «preso atto» della dichiarazione unilaterale di indipendenza del Kosovo, ma rimanda al consesso europeo «per una valutazione della situazione» e dei possibili sviluppi. Lo riferiscono fonti della Farnesina, consultate dopo la proclamazione del distacco definitivo da Belgrado.
lunedì a Bruxelles si riuniscono i ministri degli Esteri Ue e i "big europei", Italia compresa, dovrebbero dare il via libera all'indipendenza.
Allo stesso tempo l'Italia auspica «moderazione» sia da parte kosovara che da parte serba, per evitare l'inasprimento delle tensioni.
Il ministro degli Esteri della Germania, Frank-Walter Steinmeier, chiede a «tutte le parti» di dare sfoggio di «calma a moderazione» a seguito della dichiarazione d'indipendenza del Kosovo. «Il mantenimento della stabilità nella regione ha la massima priorità».
Un'esplosione spresso gli edifici che ospitano le rappresentanze di Unione europea e Onu a Kosovska Mitrovica, dopo che il Kosovo ha proclamato l'indipendenza dalla Serbia, con l'appoggio della Ue.
Secondo la radio serba B-92, uno degli edifici avrebbe subito lievi danni, ma non vi sarebbero state conseguenze per le persone.
I rappresentanti europei, ha aggiunto la fonte, hanno quindi evacuato l'edificio.
(da unita.it)