-“Assurdo ma non troppo”
Si svolgerà domenica prossima, 17 dicembre, alle 21.15, al Palafolli, con ingresso gratuito, “Assurdo ma non troppo”, il saggio che concluderà il corso di avanzamento e perfezionamento tecniche teatrali, organizzato dai Centri di Aggregazione Giovanile del Comune di Ascoli Piceno nell'ambito del piano “Attivi pensieri” finanziato dalla Regione Marche. Il corso è stato tenuto nella sede del Centro di Aggregazione Giovanile di Borgo Solestà da insegnanti che lavorano da anni con il Laboratorio Minimo Teatro ed ha visto coinvolto un folto gruppo di ragazzi, tutti studenti delle scuole superiori o universitari, di età compresa tra i 16 e i 24 anni; molti di loro avevano già lavorato insieme in altre esperienze ed ora hanno voluto partecipare a questo corso di perfezionamento della durata di due mesi dove hanno avuto la possibilità di perfezionare tecniche già assunte, con insegnanti come Stefano Artissunch e Debora Mancini, artisti professionisti dell’arte scenica: Stefano Traini, Roberto Paoletti, Antonello Toriello del Laboratorio Minimo Teatro.“L’Amministrazione Comunale – ha dichiarato l’assessore alle Politiche Sociali e Giovanili, Achille Marcucci – sta producendo iniziative per i giovani che partecipano da protagonisti attraverso l’utilizzo delle strutture dei Centri di Aggregazione Giovanile e dell’Informagiovani e che, ancora una volta, dimostrano di essere strutture utili per gli stessi ragazzi che hanno così modo di realizzare momenti di creativa aggregazione. Prossimamente saremo in grado di produrre un altro interessante progetto che vede partecipi altri giovani nel settore del volontariato”Quello che è stato svolto dai ragazzi è un grande lavoro, che è ruotato interamente attorno all’“assurdo”: la locandina di “Assurdo ma non troppo” recita infatti “PI “ATTI” unici e rari preparati nella cucina dell’assurdo”, proponendo alcuni tra gli autori più importanti del teatro dell’assurdo come Achille Campanile, Alessandro Bergonzoni, Karl Valentine , in una sequenza di scene e monologhi , sempre divertenti ma mai scontati; il teatro dell’assurdo di questi maestri riesce sempre a far sorridere del nulla e allo stesso tempo riflettere sulle assurdità del genere umano.Assisteremo così, all’interno di una scena abbastanza “normale”, un salotto qualunque, alle storie di strani personaggi legate dal filo sottile del “sembra ma non è” con la sorpresa finale dell’atto unico “Visita di condoglianze” del celebre Campanile dove ne accadono delle belle e tutti i personaggi poi si ritrovano in una stravagante visita di condoglianze. I testi da affrontare sono ovviamente complicati perché rappresentano la maggiore difficoltà del teatro che è quella della rappresentazione dell’assurdo senza scendere nel grottesco e nella caricatura ma utilizzando la sottile ironia del testo e delle parole.Ad unire il tutto la supervisione artistica del regista attore Stefano Artissunch.Questi i nomi dei 23 ragazzi che calcheranno la scena del Palafolli la prossima domenica: Valerio Ameli, Stefania Giorgi, Claudia Fabiani, Laura Accorsi, Eduardo Albertazzi , Valerio Cappelli, Valeria Corradetti, Elisa Luzi, Eva Nigrelli, Francesca Traini, Silvia Valenti, Maria Grazia Mazzocchi, Chiara Martelli, Francesco Lanciotti, Chiara Mancini, Giovanni Filipponi, Andrea Fausti, Marco Fausti, Maurizio Guerrieri, Andrea Marinucci, Eleonora Balestra, Ilaria Polloni, Elisa Maestri.
-“Il cinema nelle scuole”
Nata nel 1985 in seno all'Agis con lo scopo di offrire la propria collaborazione sia alle istituzioni scolastiche, che ai docenti per la formazione, nei giovani, di una cultura dello spettacolo, il progetto dell’Agiscuola “Il cinema nelle scuole”, si è in breve affermato come un importante momento di crescita per i giovani.Il cinema infatti non è soltanto un momento di evasione e basta. I films, se non sono inquadrati sotto la chiave dell'opera d'arte, sono in ogni caso un prodotto-specchio, citando Ruth Benjamin, di quella società di cui sono un'emanazione e quindi inquadrabili in chiave sociologica, economica e storica.”Credo sia molto importante – ha commentato l’assessore alla Pubblica Istruzione - che nell'aula scolastica accanto al linguaggio verbale orale e scritto entri il linguaggio audiovisivo che è codice ma anche messaggio. Nel codice verbale, infatti, esiste il fonema e il morfema; nell'audiovisivo il fonema è l'inquadratura e il morfema la scena; e in quanto messaggio, uno stesso fatto può essere narrato a voce dall'insegnante, essere letto su un libro, essere visto in un film”.Su questi basi nasce il progetto “Il cinema nella scuola” che offre l’opportunità di conoscere ed approfondire opere cinematografiche che per il loro valore culturale e sociale, per le tematiche affrontate ed il linguaggio artistico adottato, si pongono come valida ed incisiva occasione di crescita sociale e culturale.“Il progetto che da diversi anni stiamo portando avanti grazie alla sensibilità del prof. Paolo Ferretti e il sostegno del Provveditorato agli Studi – ha proseguito l’assessore Gianni Silvestri - dà la possibilità di assistere nelle sale cinematografiche a film didatticamente validi e ovviamente suddivisi per ordine di scuole.I films non sono soltanto un momento di svago ma rappresentano un valido strumento di studio nell’ambito dei programmi scolastici e possono rappresentare inoltre un momento di formazione per i ragazzi stessi. Dopo una apposita riunione tenuta con i dirigenti scolastici, si è convenuto – ha concluso Silvestri – che gli insegnanti individueranno film recenti e non da proporre ai ragazzi e il gestore si adopererà per accogliere le richieste scolastiche”.