Rissa Valencia/ Sette mesi di stop a Navarro. Inter: 6 turni a Burdisso-Maicon. Tre a Cordoba, 2 a Cruz
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L'avv. Jean Samuel Leuba |
Tolleranza zero. L'aveva annunciato il portavoce Uefa William Gaillard "per la rissa di Valencia a Nyon si userà la mano pesante", le sentenze seguono tutto sommato la linea dell'accusa, con qualche sconto. Navarro, il grande protagonista della notte di follia del Mestalla, è stato squalificato per sette mesi. L'avvocato svizzero Jean-Samuel Leuba ne aveva chiesti dieci. A Marchena quattro turni di stop. E gli interisti? A tremare erano in quattro. Burdisso e Maicon, Cordoba e Cruz, l'uomo-partita nel derby. L'Uefa ha deciso così di sospendere per sei turni il difensore argentino e il laterale brasiliano dell'Inter.
Tre giornate a Cordoba e due al numero 9 nerazzurro. L'organo disciplinare della federazione europea ha inoltre inflitto un'ammenda a Inter e Valencia di 250.000 franchi svizzeri, l'equivalente di circa 155.000 euro. Il grande protagonista è così l'avvocato svizzero Jean-Samuel Leuba, classe 1967, esperto di diritto sportivo e che parla perfettamente inglese, tedesco e francese. Può essere considerato l'altro Stefano Palazzi. Procuratore divenuto noto per lo scandalo di Calciopoli. Navarro è stato sospeso da qualsiasi competizione, ma serve anche l'ok della Fifa.
Classici turni di squalifica da scontare nelle coppe europee per gli altri giocatori coinvolti.
Questa invece la difesa presentata dall'Inter. In cinque punti curati dall'avvocato Adriano Raffaelli:
1) L’Inter non è aggressore ma parte aggredita. Nel referto dell’arbitro tedesco Stark è detto che Burdisso dà una spinta sul petto a Marchena e questi reagisce con un calcio che colpisce il nerazzurro al basso ventre. Dopo di che arriva Navarro e assesta un pugno sul naso di Burdisso, che in buona sostanza le prende soltanto.
2) Il quarto uomo scrive nel suo rapporto che durante tutta la gara la panchina del Valencia ha manifestato un grande nervosismo. L’Inter fa notare che in un clima diverso Navarro non avrebbe fatto ciò che ha fatto: è mancato pure un servizio d’ordine adeguato.
3) Il commissario di campo ha annotato la scritta "Vendetta" comparsa appena sotto la tribuna d’onore al momento degli inni. Scritta in italiano la parola ha un significato assai aggressivo (di solito si usa in atti di guerra). Gli spagnoli in ambito sportivo usano il termine "rivalsa".
4) I giocatori nerazzurri coinvolti vanno nel mucchio per trattenere Burdisso e spegnere la rissa, non per accendere vieppiù gli animi: la documentazione tv è eloquente.
5) In generale gli interisti hanno tenuto comportamenti riconducibili alla legittima difesa.
Il Ricorso contro la sentenza potrà essere presentato entro tre giorni dalla data di ricevimento delle motivazioni scritte.
La partita di ValenciaL'Inter arriva al Mestalla con un imperativo: vincere o segnare almeno tre gol per centrare la qualificazione ai quarti di finale di Champions League. Il pareggio dell'andata per 2-2 infatti premia gli spagnoli. I nerazzurri provano a portarsi in vantaggio tuttavia complice anche una prova sotto-tono di Ibrahimovic e Stankovic fin qui pefetti nella stagione dei record della Beneamata il gol non arriva. Il match si chiude così 0-0, risultato che qualifica la formazione di Quique Sanchez Flores. Al fischio finale inizia però una vera e propria "caccia all'uomo" dopo che Navarro, portiere di riserva del Valencia sferra un pungo in faccia a Nicolas Burdisso, difensore interista, rompendogli il setto nasale. Maicon, Cruz, l'altro giocatore del Valencia Marchena e Cordoba gli altri protagonisti. Marchena (che si è offerto di pagare la metà dei sei mila euro di multa inflitti dal Valencia a Navarro) salterà così sicuramente le due partite di quarti di finale con il Chelsea di Mourinho ed eventualmente anche le sue sfide di semifinale tra la vincente di Liverpool e Psv.
La rissa di Valencia (AP)
Ecco il video delle vergognosa rissa di Valencia:
http://video.libero.it/app/play/index.html?id=80ea1191285bf093c9b9baa6caa38259
David Navarro, un carattere non facile. Navarro viene definito dai compagni di squadra "un bambino di 26 anni". E non solo per la rissa Champions. Una volta, durante un viaggio della squadra, venne fermato dalla polizia in aeroporto perché aveva nascosto nel bagaglio un manganello pieghevole che, ovviamente, gli venne requisito. In un’altra occasione, all’inizio della scorsa stagione, fece infuriare il tecnico Quique Flores e il segretario tecnico Javier Subirats per essere andato a caccia, una delle sue grandi passioni (l’altra è il mare), malgrado fosse a riposo per un’otite. A causa di quell’incidente, ebbe poi un duro scontro con il medico di allora del Valencia, Rafa Llombart, che gli aveva prescritto una medicina considerata dopante, che lo costrinse a saltare diverse partite.
Andrea Pressenda