I merito al comunicato – “Controllo lettere Bagarella, Strasburgo condanna Italia” - i familiari delle vittime massacrate da Bagarella il 27 Maggio 1993, condannano moralmente la sanzione di Euro 4000 a Leoluca Bagarella appartenente a “cosa nostra”, una delle più potenti organizzazioni criminali al mondo, cifra riconosciuta quale risarcimento spese per aver subito il controllo della sua corrispondenza dal carcere dove è detenuto a regime di “41 bis”.
Leoluca Bagarella è avvezzo a impartire dal carcere ordini di morte .
I nostri parenti sono stati massacrati in via dei Georgofili con ordini mafiosi usciti anche dal carcere, è quindi possibile attraverso lettere scritte da uomini di “cosa nostra”.
Rimaniamo sempre più stupiti da prese di posizione di una Corte che si occupa dei diritti degli uomini , considerando che i diritti difesi paiono sempre quelli dei carnefici e mai quelli delle vittime.
A questo punto non possiamo esimerci dal nutrire il serio dubbio che soggetti italiani vicini a “cosa nostra” e terribilmente vicini al nostro Parlamento, lavorino trasversalmente anche in Europa per favorire la mafia nell’abolizione del “41 bis” e nella revisione dei processi.
I familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili esprimono tutta la solidarietà possibile alla Magistratura, in un momento in cui tutto sembra tornato al 1993.
I nostri parenti hanno pagato un prezzo altissimo a causa della corruzione dilagante in quegli anni ,in cui il Parlamento non pensava certo ai cittadini ma a salvare se stesso dalle indagini in corso.
“Cosa nostra”sensibile ai vuoti politici e preoccupata per quelle leggi che comunque “qualcuno” gli ha promesso di abolire ,paventiamo possa essere pervasa dal desiderio di mettere in atto un “colpetto”, come fece il 27 Maggio 1993 a Firenze.
Del resto prova ne è l’arroganza di Bagarella con la sua azione presso la Corte Europea dei Diritti dell’uomo , dove tra l’altro ha trovato riscontri positivi e da noi già in precedenza denunciati.
Giovanna Maggiani Chelli
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili