Archeologia dell'Adriatico
ACQUAVIVA PICENA, 2006-05-24 - nasce il Centro Studi per l'Archeologia dell'Adriatico: sab 27 mag 2006, alle ore 11.30, verrà inaugurata la sede presso il palazzo Celso Ulpiani.
E' tutto pronto ad Acquaviva Picena per l'inaugurazione del Centro Studi per l'Archeologia dell'Adriatico. Nella conferenza stampa indetta per venerdì mattina alle ore 12,00 presso il Comune di Acquaviva Picena, il Sindaco, gli Amministratori, i docenti universitari e il Vice Presidente della Provincia di Ascoli Piceno Dott. Emidio Mandozzi, presenteranno il progetto che ha portato ad Acquaviva Picena la sede di questo prestigioso Istituto di Ricerca.
Sabato 27 maggio 2006, alle ore 11.30, verrà inaugurata ad Acquaviva Picena, presso il palazzo Celso Ulpiani, la sede locale del Centro Studi per l’Archeologia dell’Adriatico. Lo scopo di questo prestigioso Istituto di Ricerca, nato a Ravenna e già attivo da anni, è quello di promuovere e facilitare le ricerche e gli studi connessi all’antichità del bacino adriatico. La nuova sede marchigiana, in particolare, si pone come obbiettivo lo sviluppo di proficui rapporti di collaborazione tra le aree del Piceno meridionale e della Croazia, in un’ottica di ampio coinvolgimento di Enti Locali e Istituti di Ricerca Italiani e Croati, tra cui il Comune di Acquaviva Picena e la Provincia di Ascoli Piceno, la Soprintendenza Archeologica delle Marche, l’Università di Bologna, il Museo Civico di Drniš, l’Università di Zara e il Parco Nazionale della Krka. Nel corso della giornata inaugurale le autorità locali, i rappresentanti della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche, dell’Università di Bologna e del Partenariato Croato affronteranno in una tavola rotonda dal titolo “L’Adriatico. Un ponte d’acqua” alcuni dei temi più rilevanti riguardo la tutela e la valorizzazione dei siti archeologici nel contesto dei rapporti tra le due sponde dell’Adriatico. L’inaugurazione del centro sarà preceduta, alle ore 10,00 da una visita guidata agli scavi archeologici condotti, in accordo con la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche, nella corte della fortezza di Acquaviva da un’equipe di ricercatori del Dipartimento di Archeologia dell’Università degli Studi di Bologna. La speranza che anima questa giornata di studi è che la valorizzazione del contatto e della reciproca conoscenza possa essere un veicolo di ulteriore avvicinamento umano, culturale e turistico tra due realtà geografiche per le quali, parafrasando il titolo di un celebre romanzo, possiamo dire che “in mezzo scorre il mare”.
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