dall’UNIMC: Fanum Voltumnae-scoperto il “Vaticano” degli Etruschi
Dopo sei anni di scavi e ricerche, il Dipartimento di scienze archeologiche e storiche dell'antichità dell'Università di Macerata ha individuato ai piedi di Orvieto, nella spianata di Campo della Fiera, il Fanum Voltumnae, cioè il santuario federale delle dodici città etrusche, “una sorta di Vaticano in cui si riunivano ogni anno i capi politici e religiosi della Lega etrusca”, come è stato definito nell’odierno (01 settembre 2006) articolo del Corriere della sera. Secondo il direttore dello scavo, Simonetta Stopponi, docente ordinario di etruscologia e archeologia italica all’Ateneo maceratese, l’identità dello scavo potrà essere confermata solo con il ritrovamento di un’iscrizione dedicata al dio Voltumna, patrono del popolo etrusco. Il 12 settembre si svolgerà sul Campo stesso una conferenza stampa; è prevista anche la partecipazione del Ministro dei beni culturali Francesco Rutelli e del rettore dell’Università di Macerata Roberto Sani. Quest’ultimo si è congratulato con la professoressa Stopponi personalmente e a nome dell’intero Ateneo. “Desidero porgerti le più vive congratulazioni – scrive Sani in un telegramma - per lo straordinario esito delle tue ricerche archeologiche a Orvieto, che confermano i tuoi grandi meriti di studiosa nell’ambito della comunità scientifica italiana e internazionale e onora la nostra Università da sempre all’avanguardia nel campo della ricerca archeologica”. La vasta area pianeggiante ad ovest del pianoro tufaceo su cui sorge Orvieto deriva il proprio nome, Campo della Fiera, dal fatto di essere stata per secoli sede di fiere e mercati periodici. In questa zona, sul finire del XIX sec. vennero condotti scavi che rivelarono la presenza di un’area di culto etrusca. Sulla base dei rinvenimenti effettuati alla fine dell’800 si è proposto di riconoscere nell’area la sede del Fanum Voltumnae, il santuario federale degli Etruschi: qui si venerava Voltumna/Vertumnus, definito deus Etruriae princeps (Dio principe dell’Etruria); nel santuario inoltre si tenevano incontri (concilia) periodici dei rappresentanti delle città etrusche per dibattere su importanti questioni anche di carattere eminentemente politico; alle assemblee si accompagnavano anche scambi commerciali oltre a manifestazioni di tipo ludico e religioso. Nel corso di una ricerca di superficie effettuata nell’area di Campo della Fiera, sono stati raccolti diversi frammenti di terrecotte architettoniche, una delle quali affine a un esemplare recuperato nel corso degli scavi ottocenteschi.
Partendo da queste evidenze, dal 2000 l’Università degli Studi di Macerata sta conducendo indagini archeologiche annuali nella zona “Podere Giardino”, toponimo che, significativamente, richiama quello dell’area in cui si avviarono le prime ricerche, nel 1876. Alle indagini di scavo e al lavoro in laboratorio oltre agli studenti dell’Ateneo maceratese, prendono parte anche quelli delle Università di Viterbo, Siena, Firenze e, dal 2002, dell’Università dell’Arizona.
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