Regione Marche: il nostro tratto di mare tra i più puliti
BALNEAZIONE, PRIMATO ECCELLENTE DELLE MARCHE
Insieme alla Toscana, la Regione con il 100 per cento di balneabilità.
La soddisfazione di Amagliani e l’impegno dell’ARPAM spiegato da Paoloni.
Le Marche si confermano campioni di balneabilità. Poco meno di 170 chilometri di costa e di litorali da praticare affidandosi al “bollino di garanzia” dell’Agenzia regionale per l’Ambiente delle Marche.
“E’ la buona notizia di oggi – commenta soddisfatto l’assessore regionale all’Ambiente, Marco Amagliani- che dimostra la sostanza dell’assegnazioni di ben 15 bandiere blu alla nostra regione. Insieme alla Toscana deteniamo questo primato in Italia: il 100% di balneabilità dei siti controllati in base ai monitoraggi costanti effettuati dall’ARPAM. Rilevamenti scrupolosi da 228 punti di prelievo che costituiscono una sicurezza per la salute dei cittadini. Siamo quindi molto orgogliosi che le Marche confermino la loro fama di regione intatta e pulita, un passaporto dunque per un turismo di qualità. Del resto abbiamo puntato molto sulla politica di tutela delle acque e delle risorse idriche attraverso l’Autorità di Bacino, monitorando le aste fluviali e inserendo l’obiettivo acqua e il rinnovamento idrico tra le principali strategie per la valutazione di un bilancio ambientale. Io credo, insomma, che si comincino a vedere i frutti anche di una mentalità rinnovata, di una sensibilità affinata dalle tante azioni di educazione ambientale. Naturalmente per onestà va anche spiegato che esistono tratti di litorale permanentemente non balneabili per legge, come ad esempio quello a ridosso della Raffineria Api di Falconara o il Porto di Ancona. Ma questa è un’altra storia… Oggi godiamoci la bella notizia.”
L’ultimo rilevamento dell’ARPAM sulla balneabilità delle nostre spiagge è recentissimo, del 27 giugno scorso ed è consultabile dal sito www.arpa.marche.it. Nell’ area mare on line, cliccando su clicca e tuffati è possibile essere aggiornati sulla qualità delle acque di balneazione di ognuno dei 228 punti di prelievo lungo la costa marchigiana.
“Infatti – spiega Gisberto Paoloni, direttore generale dell’ARPAM - la costa delle Marche è lunga circa 174 km; di questi sono fruibili, cioè non occupati da aree portuali, industriali, militari ecc. 161 km, il 92,52%. Ma quanti di questi 161 km sono idonei alla balneazione? Sulla base dei campionamenti in mare e delle analisi che l’ARPAM effettua due volte al mese, sono in tutto 152 km, il 94,40% della costa fruibile. Da cosa è rappresentato quel 5,6% non idoneo? Dalle foci dei fiumi, classificate dalla normativa nazionale permanentemente non idonee alla balneazione. Dunque è vero, il 100% della costa monitorata risulta balneabile. L'obiettivo dei monitoraggi dell’ARPAM, eseguiti sulla base della direttiva UE, è fondamentalmente quello di garantire che le acque destinate alla balneazione non rappresentino potenziali fonti di rischio per la salute dei bagnanti. Su tutta la costa marchigiana sono distribuiti 228 punti di prelievo; in ciascun punto il controllo viene eseguito con frequenza quindicinale nel periodo compreso fra il 1° aprile e il 30 settembre e su ogni campione vengono ricercati parametri microbiologici e chimici. Ogni volta che un solo parametro eccede il limite previsto dalla normativa scattano dei campionamenti suppletivi di verifica per valutare sia l'entità dell'inquinamento che l'estensione del tratto di costa che dovrà eventualmente essere dichiarato "non balneabile".