Festa internazionale del Cinema di Roma
ROMA, 2006-10-13 - Tutto pronto per la grande festa romana del cinema: oggi si parte. A dispetto di quel tanto temuto venerdì 13 che in America fa drizzare i capelli alle streghe, tra le aspettative, le polemiche alle spalle e la grande attesa dell’evento, la lunga e festosa défilé cinematografica si prepara alla luce dei riflettori, sotto la magia della Settima Arte.
La “Festa internazionale del Cinema di Roma” oggi non è poi troppo lontana dal sogno americano, il tappeto rosso e la rituale processione di celebrità non troppo diverse dalle più consolidate passerelle straniere. Nicole Kidman, Leonardo DiCaprio, il regista Martin Scorsese e Sir Sean Connery ieri hanno battezzato l’evento capitolino, accompagnati da sfumature tutt’altro che di secondo piano, a testimonianza di quanto la città tenga oggi ad essere l’ombelico di un settore in perenne crisi eppure dall’inossidabile fascino di una vecchia signora sempre elegante ed immortale negli occhi da ragazza. Riccardo Muti al Teatro dell’Opera per il concerto inaugurale, la presentazione della sezione New Cinema Network dedicata al cinema indipendente e guidata dal premio Oscar Gabriele Salvadores, e per finire, in nottata, la premiazione del più famoso regista scozzese, Connery, omaggiato del “Festa del Cinema Acting Award”, ovvero il premio alla carriera che ogni anno celebrerà un grande attore. Tutto questo e più il ritratto di una kermesse prologo di grandi aspettative, alla ricerca dell’inatteso e certamente dell’imprevedibile, a schivare le ripetute e più che scontate prospettive di un evento mondano ormai consolidato agli occhi critici nelle tappe hollywoodiane, berlinesi, veneziane e di quanti altri si ritrovino nella popolarità e nel sogno di una macchina da presa.
La giornata inizierà con la proiezione di “Fur” (per la sezione Première), interpretato dall’attrice Nicole Kidman, alle prese col personaggio di una fotografa appassionata da soggetti folli e diversi. A seguire tutta l’attenzione dei cinefili sarà per “Gli intoccabili”, omaggio in contemporanea a due grandi come Brian De Palma e Sean Connery. E poi l’arrivo delle altre personalità che non hanno voluto mancare all’evento: da De Niro a presenziare la città di New York con il Tribica Film Festival, al Presidente Napolitano, fino a sentire nell’aria chi romano è ma oggi non siederà in prima fila tra chi certamente lo ricorderà: Rossellini, Mastroianni, e le anime di chi ha reso grande questo cinema, ritratto di quella “Dolce Vita” tanto amata e desiderata, riproposta oggi nei simboli primi, quelli che hanno fatto sognare trame e fantasie tessute su proiezioni senza età, riportata, nel tentativo meno romantico ma pur certo dal sapore simile, agli occhi ostinati di chi vorrebbe ancora un’altra poesia da sentire nell’aria, oggi. Ed ancora Roma tutta a partecipare per le strade, come in Via Veneto con le grandi istallazioni preparate per un programma che festeggerà gli ultimi quarant’anni tra classici riproposti e recenti successi, tra cui il “Caimano”, “Buongiorno Notte” e “La meglio gioventù”.
Il programma continuerà nei giorni a venire con Monica Bellucci, a testimonianza di un cinema italiano anche nel ricordo del regista Gillo Pontecorvo scomparso ieri, Harrison Ford e la proiezione dei vari film in concorso per una lunga carrelata di artisti e proiezioni che si concluderà il 21 ottobre con la premiazione finale.
Sette giorni di sogno hollywoodiano dunque, di cinema che anche qui c’è perché ha ragione d’esserci, come sempre ed ovunque abbia valido nome e dignità per sentire la magia immortale di una pellicola proiettata sul grande schermo, per sentire nell’aria la poesia di un ricordo e di una dolce vita, vecchia signora sempre elegante ed immortale negli occhi da ragazza.