S'inaugura a Ripatransone la “Casa del Sol”
La struttura è destinata ad accogliere donne e minori richiedenti asilo o rifugiati
RIPATRANSONE, 2007-02-07 - Due appartamenti da 130 metri quadri l’uno accolgono a Ripatransone donne richiedenti asilo, rifugiate o titolari di protezione umanitaria insieme ai loro figli. Si tratta della “Casa del Sol”, un centro di accoglienza dotato di due abitazioni, una dedicata a gestanti e madri con figli a carico e l’altro a donne vittime di violenza o di tratta.
Il centro sarà presentato venerdì 9 febbraio alle 10 nella sede del Comune di Ripatransone contestualmente al progetto, nato nel 2006 e confermato per tutto il 2007, “Accoglienza e integrazione per richiedenti asilo e rifugiati”. Si tratta di un progetto riservato esclusivamente a donne e finanziato dal ministero dell’Interno-Fondo Nazionale per le Politiche di Asilo attraverso fondi italiani ed europei, più in particolare dal FER, Fondo Europeo Rifugiati.
I due alloggi della “Casa del Sol” ospitano già 10 donne e 3 bambini e possono arrivare a contenere fino a 17 persone. All’interno del centro un equipe di lavoro formata da operatori professionali, selezionati dall’associazione “On the road”, consente alle donne di seguire un percorso di assistenza e supporto verso l’inclusione sociale, anche grazie al supporto di enti e cooperative sociali, associazioni, imprese, centro polivalente, Questura e Prefettura.
Il diritto d'asilo, che la nostra costituzione prevede all’art.10, garantisce alle persone perseguitate nel proprio paese per razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un gruppo sociale od opinione politica la possibilità di essere protetti da un altro Stato o una Chiesa.
Il team specialistico che segue queste persone offre quei servizi che devono essere garantiti, dall’assistenza sanitaria alla mediazione culturale fino alle questione legali connesse alle richieste di permessi o al riconoscimento di status sociali. Viene inoltre svolto un costante lavoro di accompagnamento e supporto all’integrazione attraverso la formazione professionale e la ricerca di un lavoro ma anche attraverso la gestione delle dinamiche interne ai gruppi che a volte possono diventare conflittuali.
Nel centro possono infatti essere ospitate diverse etnie: secondo il primo rapporto annuale sul Sistema nazionale di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, infatti, i principali Paesi di provenienza dei richiedenti sono l’Africa Sud Sahariana (68,6%), l’Europa dell’Est (17,6%), l’Asia (12,4%) e l’America Latina (1,4%). In particolare, le cinque nazionalità prevalenti fra i beneficiari, che da sole rappresentano quasi il 50% del totale, sono l’Eritrea, la Somalia, l’Etiopia, la Turchia ed il Sudan.
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