In allegato il manifesto che verra' affisso nelle vie cittadine a partire dal prossimo 15 Febbraio.
L'associazione comunica che entro il mese di Marzo verra' comunicato il programma elettorale e l'elenco dei candidati. Le candidature sono ancora aperte e si invitano le testate a dare massimo risalto che esiste la possibilita' di portare "ARIA NUOVA" da parte di cittadini stanchi dei soliti giochini di potere all'interno delle istituzioni oramai arroccate su stesse.
Assistiamo alla "solita" campagna elettorale fatta di promesse e di risalto di problematiche decennalli ( ad es. cementificio ed antenne di San Silvestro ) che con un perfetto tempismo si riaffacciano alla ribalta delle cronache cittadine senza mai arrivare ad una soluzione concreta in fase di mandato.
Le promesse non hanno piu' senso, un programma elettorale deve essere portato avanti sotto l'occhio vigile della cittadinanza, impegnandosi per prima cosa ad essere trasparenti verso essa ( pubblicazione di tutti gli atti del comune e gli stipendi percepiti mensilmente di natura politica, compresi doppi-tripli-quadrupli incarichi, tanto cari a questo paese) ad informarla su cio' che accade all'interno dell'amministrazione e fare informazione in merito a problematiche specifiche in modo tale da renderal consapevolmente partecipe nelle scelte economico-finanziare ed ambientali impattanti per la citta'.
Il cittadino allo stato e' totalmente escluso da queste logiche, si fa un grandissimo abuso della parola "partecipazione" senza portarla mai alla fase della scelta concreta e decisiva da parte del cittadino.
Si organizzano conferenze sui vari libri che parlano della "Casta" senza che essa abbia il minimo accenno di pudore e che si accorga a che punto di diffidenza sia l'Italiano nei confronti della vita politica, ma questo accade quando il potere si sente, in maniera arrogante, totalmente inataccabile e quando, forse, e' lo stesso potere che si organizza delle conferenze "sdoganatrici"
Il cittadino non ha modo piu' di capire, ma questo accade da tantissimo tempo, dove sia la verita' e l'oggettivita delle cose e sapere, ad esempio, se il prorio comune sta attuando un regime economicamente fallimentare o meno, se l'enorme mole di lavori pubblici non corrisponda ad una enorme mole di debiti contratti che paralizzera' la vita amministrativa futura. Tutto questo non e' dato saperlo, o meglio, non e' dato saperlo in maniera obiettiva perche' le ideologie politiche riescono a stravolgere anche un qualcosa di oggettivo come la contabilita'.
Come del resto si riesce a far passare come un qualcosa di "normale" che politici indagati non abbiamo la decenza di dimettersi dal proprio incarico (un tempo la politica aveva ancora un certo grado di pudore, ora non piu') e che sia piu' che normale che gli stessi si ricandidino a nuove elezioni senza ritenere che sia piu' impellente ed opportuno fare chiarezza definitiva dei propri capi di accusa. Vero e' che i processi mediatici, sommari e con il solo intento pseudo giustizialista sono alle volte deleteri e inutili, ma e' vero anche che quando si ricoprono incarichi di natura pubblica non si puo' andare avanti sempre e comunque ma alle volte occorre fermarsi e fare chiarezza. In altri paesi europei per molto meno ci si dimette, ma da noi, sempre in "leggera controtendenza", questo non accade.
Tutto cio' potra' sembrare senza soluzione tanto e' radicato nella societa' italiana contemporanea, ma confido nella voglia di riacquistare la propria dignita' elettorale da parte di ogni singolo cittadino.