Guido Foddis “Italia GangBang”
Dopo diversi anni di alterna fortuna e ovvia gavetta, Guido Foddis esce con il suo primo lavoro musicale Italia GangBang (prodotto da Esagono Studio Recording e distribuito da Venus) e che vede il notevole contributo di artisti come i fratelli Severini (Gang) e di Cisco, voce storica dei Modena City Ramblers. I fans dei vagabondi modenesi di certo avranno già avuto modo di essere deliziati dalle performances dell’autore ferrarese. Di fatti Foddis, tra il 2004 e il 2005, ha aperto una cinquantina di concerti del gruppo ora guidato da Betty Vezzani e Davide “Dudu” Moranti. E per certi versi lo stile e il sapore di alcune di taluni testi molto si avvicinano a quelli dei Ramblers. A dir la verità un qualche presentimento già lo avevamo avuto facendo cadere l’occhio sulla copertina: un Foddis che sogghigna, con sciarpa ed ombrello arcobaleno e una bandiera rossa del Che penzolante sul manubrio della bici. Ma passiamo al disco. Undici track irriverenti e dissacranti, ironiche ed impegnate. E’ davvero impresa ardua racchiudere questo lavoro all’interno di paletti stilistici ben definiti. Si va dal punk al rock, dal reggae alla ballate acustiche in un’alternanza continua che crea quel senso di caoticità che forse lo stesso Foddis vuol far volontariamente trapelare. Se si vuol però trovare un minimo comune denominatore, è certo da ricercare nella necessità di inquadrare questo tempo che scandisce i ritmi ormai confusi e sballati della nostra società. C’è chi porta sul pentagramma emozioni ed amori, chi trasforma in note la malinconia di una vita. L’autore ferrarese utilizza la musica per gettare lo sguardo su questa stanca civiltà, mostrando il suo dissenso velato da un pizzico di ovvia amarezza e dispiacere. Canzoni di protesta le chiama qualcuno con le quali snocciolare ad uno ad uno i propri mugugni e le proprie ire. E’ un lavoro onesto che certo non raggiunge le vette toccate, soprattutto a livello testuale, dai vari Guccini o De Gregori. Qua siamo già su di un altro pianeta. Ma sarebbe altresì ingiusto proporre cotanti termini di paragone senza ricordare che Foddis è solo all’inizio. E quindi una prestazione senza grosse pretese se non quella di fa sentire ciò che pensa e sente, con testi semplici, asciutti e proposti ora in maniera seriosa ora in modo sarcastico o quasi beffeggiante. Ed ecco quindi Piccola No-Global dall’allegra e vivace melodia ritmica che ti entra veloce nell’orecchio; con un finale quasi da sogghigno, nasconde la fragilità dell’Uomo di fronte alle tentazioni (amorose e lucrose). Ma prima ancora c’è Bim Bum Bush è un modo per manifestare la propria lontananza e dal concetto di guerra e dalla politica del presidente americano, nella convinzione che non si può far la pace con i cannoni. E poi via via tutte le altre: La Fiat tira un casino, un po’ reggae un po’ da spiaggia, che ironizza sul management di questa importante casa automobilistica, che come tante altre spesso si trova a licenziare operai di primo livello. E allora dove andare a parare? Ne La finanza creativa, ovverosia un sistema per far quadrare i conti con la fantasia. Per alcuni versi, le qui acclamate vicende Fiat si collegano ad Una riga per Miccichè, a certi vizietti cioè, presenti sia dall’una che dall’altra parte, tra buoni e cattivi, potenti e politici. Vizzi dai quali bisogna però sempre guardarsi perché c’è qualcuno che ti osserva ed è pronto a mordere:Voglio entrare nella Digos. E dopo un invito alla semplicità con Come sei pignola, ed una riflessione sarcastica sulla New Economy in La Grande Pattumeria, ecco tre ballate che costituiscono un po’ il valore aggiunto del disco: Una canzone per Echelon, acustica e lenta nella parte iniziale e delirante ed aggressiva nel finale, parla di questo grande sistema di spionaggio sconosciuto ai più. Una sorta di grande fratello orwelliano, utilizzato per intercettare normali e-mail, fax e telefonate che viaggiano nella rete di telecomunicazione mondiale. E quindi Il nuovo Eldorado, che vede la collaborazione di Cisco, e che piace per la sua “pacatezza”, per il suo essere riflessiva e al tempo stesso indurre alla riflessione. Su temi poi a noi vicini ed attuali perché comunque noi stiamo qua a dispetto del progresso e di chi non ha studiato la storia ma vorrebbe insegnare il futuro. Il cd si chiude con Tra polvere e cielo, eseguita insieme ai fratelli Severini, che è un po’ l’apostrofo rosa dell’intero lavoro. Esemplare, ci ricorda il dolore e il sangue e la rassegnazione che vegetano in ambienti di guerra e vissuti in prima persona. Per tal motivo del mondo che ho vissuto ti lascio la memoria tra pagine ed appunti sparsi rimasti sulla strada.
Tracklist: 01. BIM BUM BUSH 02. PICCOLA NO-GLOBAL 03. LA FIAT TIRA UN CASINO 04. VOGLIO ENTRARE NELLA DIGOS 05. UNA RIGA PER MICCICHE' 06. UNA CANZONE PER ECHELON 07. COME SEI PIGNOLA... 08. IL NUOVO ELDORADO feat. Cisco 09. LA FINANZA CREATIVA 10. LA GRANDE PATTUMIERA 11. TRA LA POLVERE E IL CIELO feat Gang
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