Un presidio per rimarcare la contarietà ad ospitare rifiuti da fuori regione quello attuato, ieri nel tardo pomeriggio, da militanti di Alleanza Nazionale a Ca' Asprete, discarica presso la quale verranno conferiti parte dei rifiuti campani. Sito individuato dalla Regione Marche e la Provincia di Pesaro Urbino, una scelta fatta senza minimamente convolgere i consiglieri e le popolazioni- ha evidenziato Giancarlo D'Anna-.
La manifestazione segue il Sit-in di fronte alla sede della Provincia a Pesaro dei giorni scorsi. Il consigliere regionale D'Anna, il capogruppo di A.N. a Mondolfo Diotallevi il consigliere Bassotti sempre di Mondolfo, il consigliere pesarese di circoscrizione Biagiotti, hanno ribadito la contrarietà ad ospitare i rifiuti di chi, per incapacità, dolo o collusione con organizzazioni illegali ha creato una situazione senza precedenti sia dal punto di vista sanitario-ambientale come dal punto di vista dell'immagine dell'Italia.
"La nostra Provincia-ha ribadito D'Anna- ha già dato con la vicenda Agroter, ancora irrrisolta, e con l'inchiesta Arcobaleno per la quale proseguono le indagini".Durante la presenza dei militanti, non si sono visti i "camion fantasma".Resta il mistero di quando arriveranno i maleodoranti rifiuti. Sul luogo invece si è visto l'assessore provinciale all'Ambiente Capponi il quale come il consigliere D'Anna e Diotallevi è stato intervistato da ETV che trasmetterà le interviste domani sera alle 21 , mentre SKY 891 manderà in onda lo stesso servizio alle 12.30 di domenica.
Polveri sottili: 30 morti tra Pesaro e Fano riconducibili alle PM10.
In più occasioni, il consigliere regionale di A.N. D’Anna, aveva stimolato la Giunta regionale ad intervenire con fattivi provvedimenti preoccupato per i dati emersi dagli sforamenti dei limiti delle PM10.
Nessuna risposta, nemmeno alle interrogazioni. Neppure l’indagine aperta dalla magistratura in Toscana che ha portato ad avvisi di garanzia al Presidente della Regione e diversi Sindaci “Perché con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, avendo l’obbligo giuridico di impedire l’evento, non impedivano il superamento dei limiti annuali di legge della concentrazione delle polveri sottili fini o articolato (PM10)
Neppure questo episodio senza precedenti ha fatto si che venisse affrontata, nella nostra Regione, in modo serio la difficile situazione. I Comuni sono abbandonati a se stessi. Così tutto è lasciato al fato e all’improvvisazione, a provvedimenti spesso inutili. Ed ecco i drammatici risultati dell’Arpam che parlano di 30 morti nel 2006 tra Pesaro e Fano collegabili alle polveri sottili. Fingerà la Regione di non conoscere, oppure convocherà, perlomeno, come chiesto dal consigliere di A.N., Comuni e Province per “valutare la situazione e condividere di obiettivi e strategie finalizzati alla riduzione delle polveri sottili e rilancio della politica dei mezzi pubblici”.? Le poveri sottili hanno dimostrato, dati alla mano di essere un’emergenza meno visibile dei rifiuti campani ma altrettanto pericolosa proprio perché invisibile.
Interrogazione n. 613
presentata in data 3 gennaio 2007
a iniziativa del Consigliere D’Anna
“Situazione delle polveri sottili nelle città delle Marche”
a risposta orale
Il sottoscritto Giancarlo D’Anna Consigliere regionale di AN,
Premesso:
che le così dette polveri sottili (PM10) fanno male. Fanno male a tutti: giovani e anziani, uomini
e donne sia di destra che di sinistra come di centro. Che è un male che non si vede subito, il più
subdolo, quando arriva è troppo tardi;
che accade che le polveri sottili di tanto in tanto tornano di attualità, ma tra una polemica e
un’altra sono pochi ad adoperarsi per cercare di risolvere o limitare il problema;
che meno auto, cioè più mezzi pubblici; meno petrolio cioè più metano dalle auto alle caldaie,
più solare meno carbone, più fotovoltaico e meno chiacchiere possono contribuire a risolvere il
problema. Così non è. Non ci credono gli Enti pubblici, tantomeno buona parte dei cittadini che
dagli enti pubblici però si aspettano direttive ed esempi;
che molti Enti continuano ad avere uffici, scuole, ospedali il cui riscaldamento è a gasolio,
impianti corresponsabili della proliferazione delle polveri sottili;
che molti Enti pubblici non credono all’alternativa al traffico su gomma come ad esempio la
ferroria (vedi la questione locale del ripristino della linea Fano-Urbino per la quale non c’è
un’effettiva volontà di un recupero, nemmeno ipotetico nonostante altre realtà, come quella della
Merano Malles, in Trentino, abbiano fatto scuola, dimostrato risultati eccellenti);
che, nella nostra Regione, neppure l’utilizzo, come metropolitana leggera della linea ferroviaria
adriatica viene tenuta nella debita considerazione come accade altrove, non basta, i recenti
aumenti dei prezzi dei biglietti dei mezzi pubblici stabiliti dalla Regione Marche (oltre il 25 per cento)
si sono rivelati un disincentivo all’utilizzo dei mezzi pubblici. Su quella delibera, per la quale come
gruppo di AN abbiamo chiesto il ritiro, manifestato in centinaia ad Ancona e raccolto firme, la
Giunta ha confermato l’aumento e con esso una strategia suicida;
che più comodo, meno impegnativo e demagogico è far finta di lottare su quello che ancora non
c’è, che ancora non inquina, anche se potrebbe farlo, piuttosto che cercare di risolvere problemi
reali, fare scelte a volte antipopolari, ma necessarie;
che grazie al disinteresse degli Enti locali, spezzata la corda, la magistratura interviene
surrogando la politica, sulle polveri sottili. Lo fa in Toscana, dove Presidente della Regione e
cinque Sindaci, tra cui quello di Firenze, Presidente Nazionale dell’ANCI, sono indagati per i valori
delle polveri sottili “Tutto questo in base all’articolo 8
del decreto legislativo n. 351 del 4 agosto 1999 e il decreto ministeriale n. 60 del 2 aprile 2002 che
prevedono il valore giornaliero di 50 microgrammi di polveri fini o articolato (PM10) al metro cubo
non possa superare più di 35 volte durante l’anno solare;
Tutto ciò premesso
INTERROGA
il Presidente della Giunta per conoscere:
1) qual è la situazione delle polveri sottili nella Regione Marche;
2) quali iniziative concrete sono state prese dalla Regione Marche per ridurre o limitare la
presenza di polveri sottili nelle nostra regione e quali sono i risultati ottenuti;
3) se non ritiene utile convocare un incontro con i Comuni della Regione per inaugurare una nuova
stagione di condivisione di obiettivi e strategie finalizzati alla riduzione delle polveri sottili e
rilancio dei mezzi pubblici.