BUENA VISTA SOCIAL CLUB
AT CARNEGIE HALL
1 LUGLIO 1998
Il decimo anniversario
di uno storico evento
di Renzo Vitellozzi
21/10/2008 - Ultima tappa di uno dei progetti più importanti della storia della musica “Buena Vista Social Club”, l’indimenticabile album che uscì nel 1997 grazie al produttore Nick Gold ed al generoso musicista californiano Ry Cooder. Ci furono successivamente anche il commovente film-documentario ed il libro fotografico di Wim Wenders che consacrarono ulteriormente il successo planetario dei mitici vecchietti cubani. Il memorabile concerto, raccolto in questo doppio cd, pubblicato dalla World Circuit in occasione del decennale, si tenne nella prestigiosa Carnegie Hall di New York il 1 luglio del 1998 e fu l’ultima occasione in cui si ritrovarono insieme alcuni fra i più rappresentativi musicisti cubani dello scorso secolo, Compay Segundo, Ruben Gonzales, Ibrahim Ferrer, Omara Portuondo, Eliades Ochoa, Orlando Cachaito Lopez, Jan De Marcos Gongales, Barbarito Torres, Guaijro Mirabal. Poi ognuno prese la sua strada, in giro per il mondo a godersi una gloria meritata ma un po’ tardiva. Ottima la registrazione, suono profondo e corposo con alcune interpretazioni superiori addirittura a quelle del disco di studio dell’anno precedente. Magistrale il tappeto sonoro creato da Cooder con la sua chitarra slide. Un’esibizione musicale leggendaria che ci coglie, ancora oggi, emotivamente impreparati. - Ho avuto il privilegio di ascoltare dal vivo, in varie occasioni, quasi tutti i vecchietti in questione. A Roma, era il 17 maggio del 2000, al Santa Cecilia in via della Conciliazione, ci fu quasi l’apoteosi, Ferrer, Gonzales e Lopez mandarono giù l’auditorium, letteralmente impazzito, sulle note di “Candela”.
Buena Vista Social Club è stato un evento non solo musicale (e lo tengo a sottolineare) unico ed irripetibile che abbracciò molte coscienze e riuscì a superare barriere politiche ed ideologiche. Alcuni dei protagonisti ci hanno già lasciato, Ferrer, Segundo, Gonzales non ci sono più. Rimane però il ricordo vivido di una vicenda musicale che nessuno potrà mai cancellare. Erano solo dei vecchietti e venivano da Cuba, ma erano speciali, davvero speciali.
"Poter partecipare a questa esperienza, essere lì nel momento in cui si stava svolgendo questa storia incredibile, poter accompagnare questi musicisti nel loro cammino dall'oblio totale fino al palcoscenico della Carnegie Hall, questo è stato un dono e un previlegio impareggiabile, e al tempo stesso una singolare lezione per le generazioni future, una lezione di dignità ed umiltà". (Wim Wenders)