Serie A 26ª giornata Fiorentina-Lazio 1-2: le pagelle
FIRENZE – Bojinov, il ragazzo terribile tenuto in panca da Prandelli, è il migliore dei suoi. In evidenza anche Montolivo, spenti Toni e Pazzini. Per la Fiorentina arriva la seconda sconfitta stagionale al Franchi. Parte del merito va ad una Lazio cinica – capace di concretizzare le poche occasioni create – ma un valido aiuto lo dà la difesa viola, che commette leggerezze imperdonabili. Prandelli poi si complica le cose da solo, tenendo fuori lo spumeggiante Montolivo e, soprattutto, il ragazzo terribile, Valery Bojinov, che, appena entrato, realizza il gol più bello della domenica con un destro al volo che fredda Peruzzi. La Lazio vince per 2 a 1 (reti di Behrami e Rocchi) e guarda con fiducia al derby di domenica prossima; la Fiorentina cede il quarto posto proprio alla Roma, che si vede però rovinare la festa per la decima vittoria consecutiva dal grave infortunio a capitan Totti. Le pagelle della Fiorentina: Lobont 6 – Senza infamia e senza lode. Incolpevole sulle due reti laziali, al 34’ riesce ad ipnotizzare Rocchi, che gli si presenta davanti tutto solo, e a parare in due tempi. La Lazio in tutta la partita non crea più di queste tre occasioni. Pasqual 5,5 – Non in grandissima giornata, riesce raramente ad arrivare sul fondo, anche perché ben controllato da Oddo. Cerca comunque di servire Toni in tutti i modi, ma è chiaro che gli avversari hanno iniziato a trovare le contromisure al gioco sulle fasce della Fiorentina. Kroldrup 5 – I centrali difensivi ne combinano di tutti i colori. Il danese, pur facendosi preferire al compagno di reparto Di Loreto, è colpevole di un’incertezza fatale in occasione del gol di Behrami. Di Loreto 5 – Rimane spesso imbambolato di fronte agli affondi di Rocchi e Pandev. Senza personalità e cattiveria. Non si contano i disimpegni sbagliati. Inadeguato. Ujfalusi 6 – Il capitano si propone sulla fascia di competenza con efficacia e crossa una quantità enorme di palloni. In difesa rende praticamente nullo il contributo alla partita di Manfredini. Donadel 6 – Il solito Donadel. Tosto quando si deve rompere il gioco degli avversari, puntuale nei recuperi, impreciso se si tratta di costruire. Inizia bene, cala vistosamente col passare dei minuti. Il centrocampo viola ha bisogno di più qualità. Brocchi 5,5 – Il motorino della Fiorentina, indicato in settimana da Di Livio come suo erede naturale, è sottotono. Quello visto oggi non è il Brocchi tutto grinta e coraggio amato dalla Curva Fiesole. Jorgensen 6 – Nella prima parte della gara sembra il più in palla dei viola, poi cala anche lui ed inizia a perdere qualche pallone di troppo. Ad inizio ripresa viene sostituito per un fastidio fisico. Fiore 5 – Sommerso dai fischi al momento della sostituzione, contro la sua ex squadra ancora una volta non riesce ad incidere. Regala soltanto rari sprazzi di classe e un paio di pennellate per Toni; la scarsa determinazione e due tiri da buona posizione gettati al vento condizionano la sua pagella. Pazzini 5 – La spalla di Toni preferita da mister Prandelli è in giornata no. Sgomita e prende tante botte, ma non riesce mai ad essere pericoloso. L’impressione è che domenica prossima a Parma gli sarà preferito Bojinov. Toni 5,5 – Grande lotta come sempre ma poca lucidità. Spreca un paio di occasioni di testa e nel finale, dopo una bella azione manovrata da Brocchi e Pasqual, calcia bene di sinistro ma pecca di precisione e la palla finisce a lato. Il bomber è comprensibilmente stanco. Bojinov 7 – Valery è indemoniato. Il destro al volo che accorcia le distanze è da cineteca. Ci riprova poco dopo col sinistro ma trova la muraglia Peruzzi. Quando ha il pallone tra i piedi sembra incontenibile, non si capisce come Prandelli possa lasciarlo fuori. Jimenez 6 – La freschezza e il buon tocco gli permettono di entrare subito in partita. Gioca da esterno sinistro e non fa rimpiangere Jorgensen. Montolivo 6,5 – Con Montolivo a fare il regista la squadra sembra girare meglio. Palleggio, dribbling, tiro: il repertorio dell’ex atalantino fa comodo alla stanca Fiorentina di questo periodo. Al 33’ della ripresa lascia partire un destro violentissimo che si stampa sul palo. Prandelli farebbe bene a pensare ad un modulo che preveda l’impiego dall’inizio del giovane Riccardo.
Pierluigi Lucadei
Sport – lunedì 20 febbraio 2006, ore 11.00
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