Andata in onda negli Stati Uniti dal 1998 al 2004 (tra il 2000 ed il 2004 in Italia) per la tv via cavo Hbo e composta da sei indimenticabili stagioni e 94 episodi, “Sex and the city” è stata una delle serie televisive di maggior successo degli ultimi anni, la cui eco mondiale è paragonabile solo a grandi mostri sacri dell’entertainment televisivo americano come “Friends”, “Will & Grace” o l’attuale “Desperate housewives”. Tratto da un libro di successo della scrittrice americana Candance Bushnell (una delle pioniere del genere chick lit) e portata sullo schermo dal mogul dei serial Darren Star (già creatore di “Beverly Hills 90210”), “Sex and the city” arriva adesso sui grandi schermi di tutto il mondo, dopo una sontuosa anteprima londinese (preferita perfino alla prestigiosa passerella dell’ultimo festival cinematografico di Cannes), diretto dallo stesso regista della serie, Michael Patrick King, e con il divertente cast al completo, dalle quattro protagoniste tutto sesso e shopping fino alle figure marginali ma di assoluto richiamo senza dimenticare qualche preziosa new entry (su tutte il premio oscar Jennifer Hudson nei panni dell’assistente personale di Carrie Bradshaw – Sarah Jessica Parker). Oltre al personaggio di Carrie, tornano le sue tre migliori amiche, spalle sicure e comprensive su cui piangere nei momenti di sconforto e spassose compagne delle rinomate avventure notturne newyorchesi: Kim Cattrall nei panni della mangiauomini redenta Samantha Jones, non è più una p.r. di successo ma si è trasferita a Los Angeles per amore per seguire la carriera del giovane amante attore Jason Lewis, Cinthya Nixon è nuovamente l’avvocato e madre amorevole Miranda Hobbes mentre Kristin Davis – Charlotte York, perfetta nei panni di una classica signora bene dell’Upper East Side, è sempre alle prese con le attese ed i dolori di una maternità che tarda ad arrivare. La storia riprende dal punto esatto in cui era terminata l’ultima stagione con le quattro protagoniste che anche nel film si divincolano fra le loro dinamiche di coppia, le loro crisi di mezza età senza perdere di vista però il collante unico che le tiene unite oltre le difficoltà: la loro amicizia. Il film, già campione di incassi al box office al primo week end di programmazione Usa (un po’ sotto le aspettative invece quello italiano), ruota attorno alle rodate vicende che avevano caratterizzato il successo della serie televisiva fatta di dialoghi infarciti di sesso e politically uncorrect, in una sfilata di vestiti all’ultima moda, dalle mitiche scarpe Manolo Blahnik alle borse limited edition Louis Vuitton ed ai completi Dior; la critica cinematografica si è tuttavia decisamente spaccata nel giudicare quello che si prospettava come un sicuro successo del cinema a stelle strisce 2008, dividendo peraltro anche gli adoranti fans. Dopo anni di attesa, dominati dai pettegolezzi circa il malumore di alcune protagoniste a tornare a recitare nei panni di queste quattro fashion victim (su tutte la Cattrall che ha posto come condizione per tornare nei panni di Samantha lo stesso compenso per tutte le attrici protagoniste), in molti si aspettavano nuovamente riproposta quella sfrontatezza sessuale e disinibizione che le sue non più giovanissime protagoniste hanno abbandonato in questa trasposizione cinematografica (notevolmente ridotti i nudi maschili ad esempio…): ma forse è giusto così e alla soglia dei 50 anni per le quattro emancipate protagoniste di “Sex and the city” saranno pure finiti i tempi di una nuova rivoluzione sessuale ma sono giunti quelli di una salvifica maturità da vivere sempre nel segno dell’amicizia e dell’amore.