D'AgataAppunti: ospedale unico - ospedali riuniti, "la trappola"
Con la legge Regionale n .47 del dicembre 1997 veniva stabilita la “Fusione Enti Ospedalieri di Fano Mondolfo” . L’articolo 1 della citata legge stabilisce che:” Il nuovo ente, con sede in Fano, assume la denominazione "Ospedale unificato di Fano e Mondolfo". In precedenza la popolazione di Mondolfo si era fortemente opposta alla fusione, convinta che questa avrebbe comportato la fine dell’Ospedale , così è accaduto. I contrari alla “fusione” furono tacciati di campanilismo. Oggi a distanza di 21 anni la storia si ripete e questa volta riguarda Fano. Ciclicamente ,infatti, torna il dibattito sull’Ospedale Unico Pesaro –Fano. Mentre i colleghi Mollaroli e Solazzi si dichiarano apertamente a favore di un’unica struttura, l’Assessore alla Sanità Mezzolani lancia l’idea degli Ospedali Riuniti. E’ opportuno fare chiarezza, tutte e due le proposte hanno lo stesso obiettivo: quello di costruire un’unica struttura che priverebbe Fano del suo Ospedale proprio com’è accaduto a Mondolfo in occasione della fusione nell’Ospedale Unificato di Fano e Mondolfo”. Per essere ancora più chiari l’operazione Ospedali Riuniti Pesaro-Fano decreterebbe la fine dell’Ospedale di Fano e a caduta di tutti quelli presenti sul territorio eccetto Pesaro. Ovviamente chi come me si oppone a tale operazione viene tacciato, come accadde ai cittadini di Mondolfo e a quanti li difesero, di campanilismo. Certo che difendo l’Ospedale di Fano e l’accusa di campanilismo non mi spaventa. La qualità della vita di una città si misura anche in base ai servizi che offre. Il servizio sanitario, Ospedale in testa, viene al primo posto. Non è un caso che su questo argomento continuo a battermi coerentemente da anni,(battaglia condivisa da 6000 cittadini che hanno aderito all’iniziativa sul rilancio del Santa Croce) denunciando da una parte le note carenze (sulle quali finalmente c’è più attenzione) dall’altra apprezzando l’impegno dei medici degli infermieri e del personale paramendico. Sul fatto che insieme a Pesaro e al resto delle strutture della Provincia ci debba essere maggior coordinamento evitando inutili e costosi doppioni siamo pienamente d’accordo, per fare questo non è necessario un Ospedale Unico. Il punto è che l’operazione Ospedale Unico dev’essere respinta perché in primo luogo esistono già strutture nelle quali è stato investito tantissimo denaro pubblico e sarebbe assurdo sperperare altro denaro. Secondo perché ai cittadini interessa avere risposte celeri senza attendere tempi lunghi, in alcuni casi lunghissimi per visite e controlli e per questo non serve una nuova struttura bensì una migliore ed efficiente organizzazione. Terzo perché non vorremmo che a Fano accadesse quello che è successo a Mondolfo dove alle promesse sono seguite solo amarezze e delusioni.