Nazionale, dopo l’Ucraina la Georgia
"Non abbiamo fatto ancora nulla, ma è stato fondamentale lo spirito con il quale la squadra ha giocato e l'approccio alla partita": così Roberto Donadoni si lascia alle spalle il primo successo della sua gestione. Il 2-0 rifilato all'Ucraina sabato sera all'Olimpico ha ridato il sorriso al Commissario tecnico, contento dei miglioramenti della squadra sul piano del gioco. Durante la settimana di preparazione, Donadoni aveva parlato di una condizione fisica del gruppo migliore rispetto al mese precedente e non si era sbagliato: "Rispetto alle precedenti uscite ho visto un'Italia cresciuta in convinzione e determinazione. Siamo migliorati, ma non siamo ancora bravissimi e difettiamo in diversi frangenti. Io sono esigente con tutti, a partire da me stesso, e so che la mia squadra può fare molto di più". Il secondo appuntamento si avvicina. Mercoledì sera l'Italia affronterà la Georgia a Tbilisi, un campo molto diverso dall'Olimpico: "Ripeto sempre ai miei - sottolinea Donadoni - di essere concentrati da subito, perchè la concentrazione non è un interruttore che accendi e spegni quando vuoi. La Georgia è simile all'Ucraina nel gioco. Ci aggredirà subito e noi dovremo essere bravi a reggere e a sviluppare la nostra manovra. Ho sensazioni positive per questa trasferta, ma non ho ancora deciso niente per quanto riguarda la formazione perchè devo ancora valutare le condizioni di qualche giocatore".
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