“Colori intinti nella natura”: dall’8 Agosto al Faber Café in mostra le opere di Giusy Trippetta
MACERATA, 2007-08-07 - Una nuova esposizione sta per iniziare al Faber Café, la birroteca-spazio espotivo in Vicolo Ferrari, nel centro storico di Macerata: “Colori intinti nella natura”, una raccolta di opere ad olio dell’artista maceratese Giusy Trippetta. La mostra sarà inaugurata mercoledì 8 Agosto, alle ore 18.30, alla presenza del critico e giornalista Fernando Pallocchini e sarà accompagnata, per l’occasione, dalla lettura delle poesie di Sonia Yogini, tratte dal libro “Il viaggio dell’anima”. Le opere di Giusy Trippetta, pittrice nativa di Petriolo (Mc) che vive e lavora a Pollenza, sono infatti specchio cromatico di uno spazio interiore, che emerge in maniera del tutto istintiva, attraverso i tratti e i colori della natura che, astratta dalla realtà vera, diviene un “viaggio nell’anima”.
Nei suoi quadri a parlare sono le emozioni, gli impulsi creativi, che, in modo spontaneo, quasi irruente, saltano l’intermediazione dei pennelli e macchiano la tela di colore.
Giusy Trippetta infatti quando dipinge stende il colore direttamente con le mani. Una forma di Espressionismo astratto del tutto spontaneo, che è giunto nella sua arte prima ancora di una consapevole affinità con le opere di Pollock, Kline o De Kooning: uno stile che si è perfezionato grazie alla frequentazione della “Libera Scuola d’Arte” di Tolentino, sotto la guida del prof. Roberto Di Dionisio.
Sono solo sei anni infatti che Giusy Trippetta ha scoperto l’arte: da allora non ha mai più smesso di dedicarsi alla pittura, partecipare a concorsi, esporre le proprie opere in mostre personali e collettive, in tutta Italia.
«Dipingere è per me come scrivere un diario sulla tela» racconta l’artista. «Ho iniziato con il pennello, ma non riuscivo a mantenere la precisione del disegno. Mi è venuto spontaneo lasciare il pennello ed iniziare a modellare il colore direttamente con le dita. Sentendone la matericità ho trovato la mia giusta dimensione, ho iniziato a seguire il mio istinto, estraniandomi da ogni pensiero».
La mostra resterà aperta fino al 18 settembre: dal martedì alla domenica, a partire dalle ore 18.00. Per informazioni: 0733.262950, info@fabercafe.it.
Giusy Trippetta :: Biografia
Giusy Trippetta ha tenuto mostre personali e partecipato a collettive, rassegne e concorsi in varie città, ottenendo premi e riconoscimenti, consensi di pubblico e di critica. Fra le mostre e i premi più recenti si citano: personali ad Osimo (2003, Caffè del Corso), Colmurano (dal 2003 al 2006), Morrovalle (2006, Palazzo Lazzarini), Tolentino (2006, Grotte di Palazzo Sangallo) e Milano (2006, Galleria Modigliani); 2002, 1° Premio al Concorso Antichi Mestieri a Macerata, finalista alla 26° Marguttiana di Porto Recanati; 2003, 8° Premio all’Extempore di Grottammare; 2004, Collettiva Arte Donna a Porto Recanati, 2° Premio al Concorso di Tolentino “Per non dimenticare”. Nel 2007 ha ricevuto il 1° Premio Città di Castello e la Palma d’oro a Sirmione del Garda.
Hanno scritto di lei i critici Lucio Del Gobbo, Fernando Pallocchini, Ivo Gigli, Elio Succi, Salvatore Perdicaro, Isabella Convertino. È stata pubblicata su “L’élite, arte internazionale” (2005-2006), “Praxis” (2005), “Avanguardie Aritstiche” (2006).
Sue opere si trovano in molte collezioni in Italia, Olanda, Germania e in permanenza presso la Galleria Malatestiana di Rimini e la “Galleria Modigliani” di Milano.
Indirizzo: via Vincenzo Cento, 22 – 62010 Pollenza (Mc) – 0733.202763
“Giusy Trippetta, l’intima essenza delle cose” di Salvatore Perdicaro
«Nei dipinti di Giusy Trippetta si condensano le percezioni attinte da un fecondo e costante rapporto con la natura e le cose circostanti, capaci di ispirare situazioni e movenze d’animo stimolanti per la creatività estetica. L’artista marchigiana caratterizza le sue opere con una vivace orchestrazione di forme e colori molto espressivi, modulandovi le sensazioni e i sentimenti che affiorano spontanei dal suo diretto dialogare con la realtà. Ella traduce con immediatezza il tripudio di luci, cromie, atmosfere che danno consistenza ai paesaggi, alle marine, alla vegetazione, ai cieli e ai corsi d’acqua, che sono i soggetti privilegiati delle sue scelte espressive. Con il suo particolare modo di stendere il colore con le mani, sembra quasi modellare volumi, prospettive, zone d’ombra, contrasti, creando una pittura animata da ritmi sempre molto sostenuti. Coglie con pochi tratti l’intima essenza delle cose, il fremere arcano del vento che attraversa le ampie marine o s’insinua nel folto della vegetazione, il fascino segreto del sottobosco, l’abbraccio del cielo con le colline verdeggianti che si perdono all’orizzonte, gli umori dei campi in fiore, i fremiti del fiume variabili a seconda delle stagioni nel loro tortuoso percorso… Un racconto, il suo, fatto di istantanee – colte dal vivo o riemerse dalla memoria – filtrate da una lirica fantasia; fresche immagini che simboleggiano speranze, emozioni, valori umani e spirituali chiamati a dare vigore all’animo, spesso provato dalle vicissitudini dell’esistenza. Giusy Trippetta rende leggibile tutto ciò nella sua pittura, attraverso una figurazione rapida ed efficace, tramata di impressionistiche vibrazioni, che evita volutamente l’insita ricerca di descrizione formale, a vantaggio di una immediata e spontanea espressività. Una pittura che è sintesi delle inespresse gioie interiori, dei dolci incanti del pensiero di fronte alla bellezza, fermata nel fulgore di luci e colori, che danno nel contempo spessore all’armonia delle liriche intuizioni del cuore». (S. Perdicaro)