A Pitti Immagine l’uomo non conosce crisi
FIRENZE - Si vedono diversi tipi di uomo, passeggiando per i padiglioni di Pitti. C’è l’austero impiegato in stile Clark Kent, lo sportivo chic, il new dandy che non può rinunciare al gilet (protagonista indiscusso dell’autunno inverno 2009/2010), il duro in stile militare. Si incrociano tanti tessuti scozzesi (che spopolano da Gant) e piumini grigi-argento (Woolrich propone parka argentati); le scarpe sono ipertecnologiche (McLaren e Pirelli), le calze rosa shocking. Pitti non conosce crisi, quasi mille marchi in esposizione, un appuntamento glamour immancabile per gli addetti ai lavori e un richiamo irresistibile per i curiosi. A Firenze è in corso la 75ª edizione. Nel segno dell’eleganza sì, ma anche dell’attenzione al cliente. “L’abito deve essere un investimento, non uno sfizio, gli sfizi ormai si trovano low cost da H&M o da Zara”, dice Lavinia Biagiotti, spiegando la decisione di presentare la nuova linea maschile di Laura Biagiotti a Firenze invece che a Milano, “alle sfilate milanesi abbiamo preferito Pitti perché unisce in un momento unico la novità dell’immagine ma anche la concretezza del mercato.”
|