di Rive Droite et Rive Gauche
La “Torre dell’Agraria” non resterà sola! Saranno quattro, una per ciascun punto cardinale, occhiute sentinelle a guardia della città. Dopo l’Agraria Tower a sud, ecco a nord la Stadium Tower - almeno 15 piani pure questa - che spunterà dal green del Ballarin. A est l’Adriatic Tower - direttamente in mare - sorveglierà gli scogli contro i ladri di cozze. A ovest la Ponterotto Tower, svettante dal letto dell’Albula.
Sarà il consiglio comunale di SBT – fraterna intesa di politici, imprenditori e progettisti accomunati da robusti interessi (la cosa pubblica e il bene comune,of course) – a far sì che, dopo Ascoli città delle cento torri (vecchie), SBT diventi almeno quella delle quattro (nuove).
In ciascuna torre, gli appartamenti avranno varia metratura. Uniformi invece saranno i criteri per l’accesso alle unità abitative: contro nemici nostrani e foresti (guelfi, ghibellini, lanzichenecchi, ferocissimi lavavetri) ingressi rialzati - raggiungibili solo tramite scale retrattili - muri spessi e finestre minime. In cima, merli e feritoie. I progettisti pensano pure di dotare ciascuna torre di fossato con ponte levatoio (costo al mq. come i balconi), la questione sarà messa al voto nel c.c. del 30 novembre.
Rimossi ingombranti fantasmi di conti ugolini, anne bolene e lady grey, le unità abitative vengono già presentate porta a porta (la domenica mattina) da quieti funzionari (in coppia ma mica carabinieri), borsa-giacca-cravatta-tailleurino-buono, che bussano tignosi ed educati ad ogni dimora. Parlano. Ti lasciano sempre, raccomandandone la lettura, l’utile opuscolo informativo su fascino e funzionalità dell’abitar in torre.
Piovono obiezioni e mediocri disfattismi dei soliti. Chi paventa una scapitozzatura delle torri per effetto di fulmine o d’altro evento catastrofico; chi la sciagurata circostanza di una palla di cannone che, Bum, le mandi rotoloni (non sa, il tapino, che la torre ha 38 mt. di fondamenta?); qualcuno ravvisa una megalomane emulazione della milanese torre Velasca ( quella, almeno, era in odore di Brutalism…)
Bubbole.
Ottima piuttosto la ricaduta promozionale, “S.Benedetto, città delle 10.000 palme (al punteruolo rosso) e delle 4 torri”. Suona bene. Formidabile punto di partenza per sviluppi futuri. Attingendo al medioevo dei barbari (manco per sbaglio ci viene di copiare, chessò, Danimarca, Norvegia, Germania di oggi…), collegate le torri con una rete di cunicoli segreti, si potrà ricavarne utilissime sotterranee prigioni-residence per i pericolosi immigrati, o per murarci vivi avversari politici, o….
N.B. : Gli stupidi guarniscono le torri (una volta si chiamavano grattacieli) con antenne televisive.
Le nostre avranno invece in cima una palma gigante. Illuminata dal basso in alto.
Secondo l’-ush pensiero, ça va sans dire.
20.11.’07 RIVE DROITE ET RIVE GAUCHE
(ndr - ma non bastano le due torri che abbiamo, una a Porto d'Ascoli e l'altra al paese alto?)
-aveva detto Gianluca Pasqualini*
il 16 giugno 07 alle 17:54:
Quartiere Agraria, “stop alle illazioni, la ‘torre’ non esiste” Penso sia arrivato il momento di dire basta a tutte queste illazioni che da più di una settimana riempiono le pagine dei quotidiani locali.
La “torre “ al quartiere Agraria non esiste e non è su nessun piano edilizio futuro. “Un’idea”: ecco come la si può chiamare, un’“intuizione” dell’arch. responsabile di redigere il nuovo piano regolatore. Perché a tutt’oggi i titoli dei giornali continuino ad evidenziare quest’argomento è dunque un mistero.
“Il consiglio comunale dice sì alla “torre” dell’Agraria” titola un quotidiano questa mattina. Poi se si legge l’intero articolo che riguarda il resoconto del consiglio comunale di giovedì scorso non si riscontra una sola sillaba che riguardi la “torre”, perché gli atti parlano di altro: della variante al piano per l’istituzione di due nuove aree di edificazione economica e popolare (lotto 48 e lotto 49), e di assegnazione del lotto 48 all’ERAP. Ecco i fatti. Solo l’opposizione (ed alcuni residenti che ancora non hanno capito) ha cercato in tutti i modi di voler distogliere l’attenzione sull’operazione che si stava attuando. L’opposizione si è anzi astenuta sulla variante ed ha votato unitariamente contro l’assegnazione del lotto 48 all’ ERAP, previsto peraltro dalla legge.
Ma torniamo al quartiere e chiariamo una volta per tutte che nell’assemblea pubblica (una delle più affollate che io ricordi) dell’ 8 giugno si è solamente espresso l’intenzione dell’amministrazione di voler mettere mano alla riqualificazione dell’intero quartiere iniziando dalla zona Peep. Infatti gli interventi previsti saranno diversi e diversificati, ma tutti rivolti al miglioramento della qualità della vita e l’istituzione dei servizi tutt’ora mancanti.
L’apertura del quartiere tramite nuove vie d’ingresso (dando la possibilità di essere fruibili a tutti quei locali commerciali tutt’ora non appetibili), la riqualificazione dell’area verde rendendola più accogliente, la sistemazione degli orti per gli anziani, la formazione di piste ciclabili, il nuovo asilo nido comunale, l’impianto sportivo ad ovest (vicino all’A14) e la ludoteca per i bambini.
Poi l’idea innovativa di poter istituire un bando di concorso per giovani laureati per riprogettare tutta l’area che riguarda la piazza “rossa” a cui tra l’altro si può certamente aggiungere l’area dove doveva sorgere il centro servizi. Tutto ciò realizzabile per una parte con il progetto per gli alloggi degli anziani e studenti universitari (con la partecipazione al bando regionale), per un’altra dopo lo sblocco dei Pai.
Concludendo mi sento di rassicurare tutti i residenti che non ci sarà nessuna speculazione edilizia all’interno del nostro quartiere, ma di tutte le iniziative che da qui alla fine del mandato amministrativo si andranno ad adottare certamente discuteremo nelle assemblee (come del resto abbiamo sempre fatto) e insieme prenderemo decisioni sul futuro dell’Agraria.
( * ) consigliere Ds