Heavy Trash: la furia rock di Spencer e Verta-Ray
Rock'n'roll primitivo e travolgente, dalle sonorità retrò e carnali, velenose e noir, alcoliche e irriverenti, è quello che sbarca venerdi 15 dicembre all’Auditorium Flog di Firenze, con l’imperdibile progetto "HEAVY TRASH" del travolgente Jon Spencer, in coppia con Matt Verta-Ray. Chi meglio di Jon Spencer [il mitico cantante dei Pussy Galore e della Jon Spencer Blues Explosion] e di Matt Verta-Ray [Speedball Baby] poteva accendere i fari di una Cadillac psichedelica su un progetto come Heavy Trash? Un luogo dell'anima [dannato] e del corpo [elettrico] in cui Rockabilly e Blues, ma anche improvvise ombre malinconiche e sabbie Country, esplodono grazie all'energia indomabile di un animale da palcoscenico impareggiabile come Spencer. Una serata tutta da ballare, da sudare, frenetica, eccessiva, da vivere fino in fondo, seguita dalla Rockoteca infuocata con i Djs di ENERGY ZONE.
Vero eroe della musica Rock indipendente dell'ultima generazione, Jon Spencer (cresciuto nel New Hampshire, laureando in semiologia alla Brown University, apprendista cineasta, ex Shithaus) è sicuramente l'artista che più di ogni altro è riuscito a gettare un ponte tra il Blues più sporco, la tradizione americana degli Anni Sessanta, il Punk-Rock e le tensioni metropolitane della nostra quotidianità. Nella sua carriera ha attraversato le più esaltanti avventure dell'Indie-Rock, dai Pussy Galore ai Boss Hog, per proseguire poi con i mitici Jon Spencer Blues Explosion. Con il nuovo progetto Heavy Trash porta la sua sperimentazione verso nuovi territori sempre più selvaggi e coinvolgenti, una ventata di freschezza ulteriore in una storia musicale sempre al massimo. Con lui troviamo Matt Verta-Ray, già con i Madder Rose e leader degli Speedball Baby, e artista da sempre vicino alla tradizione americana, quella delle murder ballads e delle death songs, delle pioneer songs di una volta, chitarrista grintoso e profondo. Un’accoppiata insolita, ma neanche troppo, che non mancherà di affascinare per intensità e passione, dentro il cuore più oscuro di quell’America di provincia da sempre ispiratrice di atmosfere borderline.
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