Provincia in prima linea contro i tumori delle donne
Promuoverà attività di sensibilizzazione e prevenzione dirette a famiglie, operatori sanitari, adolescenti, scuole
4/10/2007 - La Provincia di Ascoli Piceno sarà la prima delle Marche ad appoggiare e promuovere sul territorio la campagna nazionale di vaccinazione contro l’HPV, il Papilloma virus responsabile di gravissime patologie tra cui il tumore del collo dell’utero o cervice uterina.
Il progetto, che partirà nel 2008 con finanziamenti contenuti nella Finanziaria, prevede la vaccinazione gratuita delle dodicenni e, nel nostro territorio, vedrà la partecipazione in prima linea delle tre zone territoriali Asur attraverso occasioni e strumenti finalizzati a migliorare la salute sessuale e riproduttiva delle donne residenti in Provincia. In particolare la Provincia promuoverà specifiche attività di sensibilizzazione: rilevante sarà anche l’azione dell’Ente per integrare le progettualità di tutti i soggetti coinvolti.
L’importante iniziativa è stata presentata stamane dall’assessore provinciale alla Politiche Sociali Licia Canigola, da Palma Del Zompo, medico ginecologo a San Benedetto del Tronto, e da Laura Olimpi, pediatra e responsabile dell’Aied.
“L’Amministrazione Provinciale – ha dichiarato l’assessore Canigola – ha voluto dare “sostanza territoriale” a questa iniziativa nazionale promuovendo una serie di incontri con i direttori delle tre Asur che hanno ben compreso l’importanza di un progetto che interviene sul fronte della prevenzione e della sensibilizzazione di famiglie, operatori sanitari, adolescenti, scuole. L’auspicio – ha continuato l’assessore – è di estendere ad altre fasce d’età la possibilità di vaccinarsi gratuitamente. In questa fase è dunque fondamentale diffondere la massima informazione su questa importante opportunità per proteggere la propria salute”.
“E’ importante far comprendere la novità “clamorosa” costituita dal vaccino – ha dichiarato la dott.sa Olimpi – perché, per la prima volta, è infatti possibile prevenire un tumore particolarmente insidioso che colpisce in Italia ogni anno circa 3500 donne”.
“ In considerazione del fatto che il vaccino riguarda la sfera sessuale, è importante coinvolgere con competenza e responsabilità l’opinione pubblica e le famiglie – ha evidenziato la dott.sa Del Zompo – lanciando un messaggio positivo di prevenzione e buona salute”.
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