Sapete cos’è uno yak?
Lo yak è un mammifero appartenente alla famiglia dei bovidi, è originario dell'Asia centrale dove il clima è freddo e secco e vive fino a 6000 metri di altitudine. Simile al bisonte, è coperto da un folto mantello, ha una gobba sul dorso a livello delle spalle, corna lunghe ed estese verso l'esterno e all'insù e peli della coda lunghi e folti. Gli yak sono preziose bestie da soma. Il loro latte ha un elevato valore nutrizionale e serve a produrre cagliate e un ottimo burro; la carne, consumata arrosto o secca, è di alta qualità. Il pelo viene utilizzato per fabbricare corde e tessuti, mentre la pelle viene conciata. Nel 2005 il Ministero per le politiche agricole e forestali ha finanziato un progetto triennale che prevede proprio lo studio dello yak. Fin qui niente di strano ma la particolarità del progetto è che gli yak da un anno e mezzo vivono sulle montagne abruzzesi. Ad ottobre del 2005 sono sbarcati ad Acquachiara, una località in provincia di Teramo, a ridosso del Gran Sasso e dei Monti della Laga, 26 yak, 20 femmine e 6 maschi. Lo scopo fondamentale del progetto è osservare l’adattamento e l’insediamento di questi animali nell’Appennino abruzzese per determinare la loro capacità riproduttiva e la capacità di insediarsi in ambienti diversi da quelli d’origine. Il progetto è stato affidato ai ricercatori dell’Istituto Sperimentale di Zootecnia che dal 1923 si occupano di studiare, migliorare e razionalizzare l’allevamento dei bovini, l’alimentazione e la nutrizione animale, nonché l’utilizzazione dei foraggi. Lo yak è un animale lontano dalla nostra cultura, sconosciuto a molti ma appetibile come alimento per assicurare una lunga vita. Infatti è stato osservato che le popolazione dell’Asia Centrale sono tra le più longeve al mondo. Alcuni studiosi hanno pensato che il segreto della longevità stia proprio nella loro alimentazione a base di yak che pare abbia un basso contenuto di colesterolo. Per questo, sperando di arrivare ad un risultato confortante, è partito il progetto yak in Abruzzo. Gli studi termineranno nell’ottobre 2008 e chissà che in futuro non mangeremo tutti carne di yak. Per ora chi volesse vedere da vicino questi curiosi animali e trascorrere una piacevole giornata immersi nel verde può raggiungere il “Rifugio delle Aquile” ad Acquachiara (TE).
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