IL PARCO COME FONTE DI SVILUPPO DEL TERRITORIO AFFOLLATO INCONTRO AD AMANDOLA CON COLDIRETTI
Utilizzare le risorse dei Parchi e delle aree protette come fonte di sviluppo per l’intero territorio. E’ l’obiettivo di un progetto attivato da Coldiretti Ascoli-Fermo, nell’ambito della legge 37, al centro di un incontro svoltosi ad Amandola con le imprese agricole della zona.
“Le aree protette come il Parco dei Sibillini sono una risorsa preziosa che va utilizzata per lo sviluppo economico del territorio – spiega il presidente di Coldiretti Ascoli-Fermo, Marco Maroni -. Il tutto, ovviamente, senza snaturarne le caratteristiche e garantendo la tutela dell’ecosistema. In tale ottica, le imprese agricole possono avere un ruolo decisivo, attraverso la diversificazione delle attività e un pieno utilizzo delle opportunità offerte dalla Legge di Orientamento”. Opportunità che consentono alle amministrazioni comunali di attivare dei contratti con le aziende per la manutenzione del territorio, dai “trattori anti-neve” allo sfalcio dell’erba, fino alla cura del verde pubblico.
Nel corso dell’incontro di Amandola, organizzato dal funzionario Giordano Nasini e dal segretario di zona Vincenzo Pacetti, il responsabile provinciale del Caa, Fabio Passamonti, ha illustrato agli imprenditori i criteri per una corretta gestione del terreno e, quindi, per evitare fenomeni di dissesto idrogeologico.
“La presenza delle aziende in questa area è la miglior garanzia per evitare frane e altri problemi – è stato ricordato -, ma occorre che le imprese stesse siano messe nelle condizioni di fare reddito, superando con il ricorso alla multifunzionalità le condizioni di svantaggio nelle quali la mancanza di infrastrutture le costringe da sempre ad operare”.
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-COLDIRETTI SI INTERROGA SUL FUTURO DELLE POLITICHE UE CHE NEL 2005 HANNO PORTATO NELLE MARCHE 115 MILIONI DI EURO
DOMANI CONVEGNO A JESI CON ESPERTI INTERNAZIONALI
Cosa c’è nel futuro europeo delle oltre trentacinquemila imprese agricole marchigiane? Come evolverà il sistema dei finanziamenti comunitari che lo scorso anno hanno portato nella nostra regione circa centoquindici milioni di euro? Sono le domande al centro del convegno “Il futuro della Pac”, organizzato da Coldiretti Marche nell’ambito della legge 37 e in programma domani, mercoledì 29 novembre, al centro convegni dell’Hotel Federico II di Jesi, con inizio alle ore 16.
Un appuntamento al quale prenderanno parte come relatori tre studiosi di livello internazionale: il prof. Fabrizio De Filippis, dell’Università Roma Tre, il prof. Angelo Frascarelli dell’Università di Perugia e il prof. Francesco Adornato dell’Università Macerata. I saluti sono affidati al sindaco di Jesi, Fabiano Belcecchi, e al presidente della Provincia di Ancona, Enzo Giancarli. Le conclusioni verranno svolte da Giannalberto Luzi, presidente di Coldiretti Marche, e da Paolo Petrini, assessore all’Agricoltura della Regione Marche.
“La riforma della Pac ha portato una svolta epocale per la nostra agricoltura, ma ora serve che il percorso avviato sia portato a termine rapidamente - spiega il presidente di Coldiretti Marche, Giannalberto Luzi -. Occorre realizzare una Politica agricola comunitaria che agevoli e sostenga l'orientamento al mercato delle imprese, garantisca ai consumatori un'offerta sicura e costante di prodotti alimentari di qualità, promuova l'integrazione e lo sviluppo del territorio salvaguardando il patrimonio ambientale e paesaggistico. attraverso la definizione di regole comuni e coerenti con la legislazione comunitaria, nonché mediante la predisposizione di strumenti e procedure di gestione e controllo”.
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