Associazione Nuovi Esistenzialisti
Il "problema AIDS" è un problema gravissimo ed al tempo stesso
dimenticato.
Dopo la scoperta dell'esistenza del virus e la pandemia degli
anni 80' e 90' (soprattutto nell'Africa sub-sahariana),
lentamente è calato il silenzio sul problema, una sorta di
rimozione pseudo-moralista.
Nessuno ama parlare di AIDS, poichè, inconsciamente, questa
malattia è ricollegata all'eroina ed all'omosessualità.
E' pur vero che i primi, in Europa ed USA, ad ammalarsi di
AIDS sono stati gli eroinomani e gli omosessuali, ma proprio
il loro sacrificio ha permesso di isolare il virus e così di
iniziare a correre ai ripari.
Insomma non esiste una strategia politica di contenimento
della malattia, ognuno di noi è lasciato solo a convivere con
quella roulette russa che è il contagio.
I mass-media, poi, con il loro continuo inno al libertinaggio,
spingono a condotte non solo immorali, ma anche incoscienti.
Non c'è film o telefilm che non abbia scene di sesso "soft" :
chi vede queste scene viene invitato, implicitamente, a non
usare quel pur greve rimedio che è il preservativo.
L'ignoranza in materia è la principale causa della diffusione
del virus : in Africa c'è l'assurda convinzione che si possa
guarire dall'AIDS avendo un rapporto sessuale con una vergine:
le conseguenze di questa credenza sono ben immaginabili.
Ma pure da noi non si fa abbastanza : per la loro conformazio-
ne fisica le donne sono le più esposte, attraverso il rapporto
sessuale con il proprio uomo.
Ma proprio le donne, per un insano pudore, non sanno imporre
al proprio partner il preservativo, esponendosi così al
contagio.
Ormai il virus è diffuso in tutto il mondo, specie dove
miseria ed ignoranza portano già da sole alla morte di milioni
di persone.
Tutti noi, poi, siamo stati esposti ad un rischio mortale
prima che all'Istituto Pasteur di Parigi fosse scoperto il
virus : attraverso la donazione di sangue infetto si sono
ammalate migliaia di persone, specie gli emofiliaci.
Eppure la causa della diffusione del virus non è soltanto un
accidente qualunque, ma piuttosto l'immoralità.
Il virus viene dall'Africa "nera", dove gli scimpanzè sono
portatori sani della malattia.
Tale virus è passato all'uomo perchè, in Africa, causa
l'endemica povertà, la gente cammina a piedi scalzi.
Qualcuno, con una ferita aperta sul piede, ha calpestato una
pozzanghera sporca di sangue di scimpanzè, ammalandosi e così
iniziando la diffusione del virus.
Eppure questa spiegazione, scientificamente esatta,non appaga.
Da un milione di anni uomini e scimpanzè convivono nella
stessa area senza problemi virali.
Tanto per via dei tabù sessuali, comuni a tutte le tribù nere.
Il libertinaggio post-coloniale, l'abbandono dei vecchi riti,
hanno fatto si che la malattia non si fermasse al " pedone
scalzo ", ma si diffondesse all'infinito.
Il colonialismo, scuotendo la società nera, ha contribuito in
modo determinante al contagio.
L'AIDS è così il frutto più velenoso dell'età coloniale : dopo
aver razziato ricchezze e distrutto le culture locali, i
colonialisti si sono dileguati ben sapendo che così gli
"indigeni", resi da loro incapaci di vivere modernamente da
soli, sarebbero caduti vittime di guerre, carestie, malattie.
Anzi si potrebbe pensare ad un "duolo eventuale" dei colonia-
listi nella diffusione del virus, non fosse altro per gli
enormi interessi delle case farmaceutiche, interesssate a
produrre ed a vendere medicine per la cura del male.
Per finire, ricordiamoci, ancora una volta, che l'AIDS è
dietro la porta di ognuno di noi, che nessuno è al sicuro,
specie chi (per adulterio o lascivo libertinaggio ecc.)
condivide un rapporto continuo nel tempo(matrimonio
o relazione solida) con persone sane, pulite e di fiducia
morale.
*Associazione Nuovi Esistenzialisti