BILANCIO 2006: LE IMPRESE SCELGONO LA VIA ALTERNATIVA
CALANO I CEREALI, CRESCE L´INTERESSE PER LE AGROENERGIE
MENO VINO (-10%), MA DI QUALITA´; IN CRESCITA L´OLIO (+20%)
FORTE DIMINUZIONE PER LA BARBABIETOLA DA ZUCCHERO
"Dal punto di vista della qualità è stata un´annata positiva per le produzioni agricole, ma quel che più conta è che il bilancio 2006 nei campi ha mostrato una tendenza delle imprese a fare scelte alternative rispetto ai vecchi indirizzi". Lo afferma il presidente di Coldiretti Marche, Giannalberto Luzi, nel tirare le somme dell´annata agricola che si va a concludere. Analizzando i dati, si nota subito che continua il trend negativo dei cereali, con particolare riferimento al grano duro (-7%). "Oggi è inutile produrre cinque milioni di quintali di grano duro agli standard attuali - spiega Luzi -. Servirebbe, invece, farne magari tre milioni, ma di alta qualità, così da essere utilizzati per la produzione di pasta `´made in Marche´. La produzione di grano tenero, in diminuzione (-2%), dovrebbe invece aumentare, poiché pane e dolci si consumano molto più della pasta, a patto ovviamente di seguire il medesimo discorso: alta qualità e legame col territorio". D´altro canto aumenta la produzione dei cereali per l´alimentazione zootecnica (fava da granella +23%, pisello proteico +35%), segno che la filiera si sta muovendo nella direzione di una completa tracciabilità, dal campo alla tavola. Ma crescono anche le colture no food. "Aumenta, infatti, la produzione di girasole (+6%), che potrebbe conoscere un vero e proprio boom se le aziende riusciranno a costruire una filiera agroenergetica, gestendo in forma singola o associata anche gli impianti di spremitura del seme e di produzione dell´energia - sottolinea il direttore di Coldiretti Marche, Alberto Bertinelli -. Un segnale del fatto che, dopo la Riforma della Pac, le imprese guardano sempre più al mercato e alle nuove opportunità". La produzione di vino fa registrare un calo del 10%, ampiamente compensato, però, da una qualità ottima, tanto che gli esperti hanno subito qualificato la vendemmia 2006 come la migliore degli ultimi cinque anni. L´olio viene, invece, dato in aumento di un 20%, segno che il lavoro sulla qualità portato avanti dai tecnici ha dato i suoi frutti, visto una stagione caratterizzata da alte temperature e, conseguentemente, dal rischio mosca. Aumenta anche la frutta (+9%), mentre le stime danno gli ortaggi stabili (coi pomodori al +4%). Tanto pesante quanto prevedibile la diminuzione della barbabietola da zucchero, più che dimezzata dopo la riforma dell´Ocm e la chiusura di uno zuccherificio.
AGRICOLTURA: I DATI 2006
COLTURA | PRODUZIONE | VARIAZIONE % 2005-2006 |
VINO | 1.090.000 hl | - 10% |
OLIO DI OLIVA | 41.000 hl | + 20% |
CEREALI | 9.107.000 q | - 4% |
- frumento tenero | 1.460.000 q | - 2% |
- frumento duro | 4.825.000 q | - 7% |
- orzo | 1.428.000 q | + 6% |
- mais | 951.000 q | - |
PISELLO PROTEICO | 9.600 q | + 35 % |
FAVA DA GRANELLA | 27.400 q | + 23 % |
GIRASOLE | 685.000 q | + 6% |
FRUTTA | 557.300 q | + 9% |
POMODORI | 577.000 q | + 4% |
BARBABIETOLA DA ZUCCHERO | 6.700.000 q | - 57% |
Fonte: elaborazioni Coldiretti Marche su dati e stime Istat, Anb, Aprol, Alberto Mazzoni
Stima valore produzione 2006: 1.100.000.000 €
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