FALCONARA M:, 2006-11-28 - Nel corso del Consiglio Comunale di ieri il Sindaco Riccardo Recanatini ha sentito il dovere di ringraziare pubblicamente la nuova dirigenza della sua Amministrazione per aver lavorato “senza sapere quanto avrebbero percepito”. Curioso che, né il Sindaco né altri componenti della Giunta, non abbiano mai sentito il dovere, morale e politico, di ringraziare in forma altrettanto pubblica tutte le persone che, da mesi oramai, lavorano per l’Amministrazione senza neppure sapere QUANDO e COME percepiranno il loro stipendio, senz’altro meno lauto di un stipendio dirigenziale.
Non si dimentichi infatti che molti precari in servizio all’interno dell’Amministrazione sembrano solo in questi giorni veder regolarizzati gli stipendi pregressi, mentre la Cooperativa Intervento 4, presente ieri sera al Consiglio per manifestare il proprio disagio, ha ancora gli stipendi bloccati da agosto. Ciò comporta inevitabili disservizi alla cittadinanza, non ultimo quello emerso recentemente e relativo alla mensa comunale, gestita sia da personale comunale che da dipendenti delle cooperative Intervento.
Non sono da dimenticarsi gli ulteriori tagli che si sono già verificati, come quello che ha interessato i contributi per lo sport o la chiusura di due centri di aggregazione giovanile.Di fronte a questa situazione, di certo difficile, ciò che emerge è l’assenza di progettualità positiva di questa Amministrazione che, finora, ha soltanto “razionalizzato” le spese.
All’interno di questo progetto di razionalizzazione rientrano evidentemente anche i bandi di concorso recentemente pubblicati e finalizzati a realizzare delle graduatorie dalle quali l’Amministrazione si riserverà la possibilità di attingere alla bisogna. Diffidiamo di questa procedura, sia perché l’Amministrazione ha già dato prova dell’inutilità di questo modello selettivo (procedura analoga venne infatti realizzata per la selezione degli educatori da destinare all’asilo nido “Aquilone”, ora gestito dalla Cooss Marche), sia perché – a meno di un mese dalla fine dell’anno – non ci è dato di sapere QUANTE persone avranno la possibilità di continuare a lavorare e quante – in assenza di ammortizzatori sociali – si troveranno a vivere di espedienti.
Altra evidente carenza progettuale è la soluzione relativa alle società partecipate, che dovrebbero essere chiuse e riconvertite in qualche modo (si dice attraverso la creazione di una nuova società).
Ci chiediamo: quando saranno prese tali decisioni? Quale forma sociale assumerà il nuovo soggetto che dovrebbe erogare servizi sportivi, culturali, sociali ecc.? Quale sarà il destino dei lavoratori ora occupati nelle società attualmente esistenti? E come mai – volendo perseguire un obiettivo di discontinuità rispetto al passato (contrariamente da quanto sostenuto in campagna elettorale) – non si mette in discussione anche l’esistenza della Esino Entrate S.p.A., che grava sulle tariffe di ogni servizio comunale.A tutte queste domande l’Amministrazione deve dare delle risposte, che sono richieste non solo dai lavoratori ma, oramai, dall’intera cittadinanza che, giustamente, rivendica servizi di qualità e non solo grida allarmiste.
I precari del Comune di Falconara Marittima