Con il progetto di valorizzazione del Museo Diffuso, fortemente voluto dall’Assessorato alla Cultura della Regione Marche, inizia un percorso mirato ad una maggiore fruizione del patrimonio artistico del territorio. Numerose le strutture interessate, tra le quali la Rete dei Musei Piceni e il Museo Aerea Archeologica di Spinetoli.
Dopo un decennio caratterizzato da notevoli investimenti per il recupero del patrimonio architettonico-edilizio e il miglioramento degli spazi espositivi, la Regione Marche si fa promotrice di un percorso mirato ad una maggiore promozione del patrimonio culturale, rivolgendo l’attenzione all’innovazione tecnologica all’interno delle strutture museali. Il tutto nell’ottica di una maggiore promozione del patrimonio culturale regionale, non mancando di attivare una connessione tra grandi e piccoli musei regionali per incentivarne l’offerta. «Potenziare la strumentazione tecnologica e l’interconnessione digitale delle strutture esistenti sarà il passo fondamentale per aggiornare le modalità di relazione tra museo e visitatore, ma anche per rendere più interessante la proposta culturale di una Regione che vanta il più alto rapporto abitante-museo d’Italia» afferma l’assessore regionale alla cultura Luigi Minardi. Numerosi i soggetti beneficiari di tale progetto, tra i quali il Museo Area Archeologica di Spinetoli e la Rete dei Musei Piceni della Provincia di Ascoli, che comprende il Polo Museale di Palazzo De Castellotti di Offida, il Museo Civico di Palazzo Bonomi Gera di Ripatransone, il Polo Museale di San Francesco di Montefiore dell’Aso, il Polo Museale di San Francesco di Monterubbiano. L’obiettivo regionale inerente i Musei Piceni ha lo scopo di riordinare la strumentazione didattica, potenziando la rete museale quale elemento di rappresentazione dell’identità culturale del territorio piceno. Pertanto è previsto un intervento in una duplice direzione, classica e innovativa, che porterà sia alla realizzazione di materiale promozionale ordinario (brochure e pannelli didascalici in italiano e in inglese), sia l’introduzione di tecnologie innovative audiovisive consistenti in un lavoro video proiettato a rotazione e scaricabile dal sito della rete museale. Sono previsti anche l’allestimento di laboratori didattici rivolti ad anziani e bambini, e l’introduzione di un percorso emotivo plurisensoriale in grado di coinvolgere tatto e udito del visitatore. Il costo complessivo dell’opera ammonta a 50.000 euro. Altri interventi di potenziamento della struttura verranno effettuati nel Museo – necropoli romana di Spinetoli, grazie a un progetto presentato dal Comune in collaborazione con la Provincia di Ascoli PIceno e la Sovrintendenza Archeologica delle Marche, dove i reperti archeologici troveranno la loro giusta locazione. La necropoli romana di Spinetoli risale al II secolo d.C. e conta 76 tombe già scavate con buone possibilità di estensione a territori limitrofi. Dalla prima fase di scavo e studio dell’area archeologica, nasce l’esigenza di conservare, catalogare e promuovere i reperti rinvenuti. A tal proposito è fondamentale la costituzione del Museo Archeologico, Etno-Antropologico e Scientifico, come sede adeguata per la conservazione dei reperti, l’archiviazione informatica e digitale della documentazione fotografica e video, nonché la promozione del sito archeologico. L’intervento regionale prevede un costo di 30.000 euro rivolti alla promozione dell’area archeologica che verrà effettuata con un prodotto multimediale audiovisivo – video e DVD, che ripercorreranno le fasi di scavo, con il fine di comunicare i valori culturali del sito archeologico in maniera originale e rivolta soprattutto ad un pubblico giovane. Non mancherà l’allestimento di totem e edicole con schermi interattivi sensibili al tocco, contenenti informazioni sul sito e la progressione dei lavori di scavo. É prevista anche la realizzazione di materiale promozionale e didattico illustrativo. «Con questi interventi – conclude l’assessore Luigi Minardi –intendiamo avviare un ampio progetto di valorizzazione dei musei che coinvolgerà progressivamente l’intero territorio della Provincia di Ascoli».