Diabete nelle Marche: verso la Gestione Integrata
ANCONA, 2006-05-12 – Verrà presentata sabato 13 mag in Regione l’esperienza che ha permesso il collegamento tra la rete informatizzata diabetologica e i medici di medicina generale La gestione integrata del diabete nelle Marche e l'esperienza di interoperabilità tra la rete informatizzata diabetologica e i medici di medicina generale hanno aperto una strada vincente nella lotta al diabete, vera e propria emergenza sanitaria e sociale. Ed è proprio questo nuovo corso nella pratica clinica che verrà messo in evidenza in occasione del convegno di studi che l’Amd, l’Associazione medici diabetologici, ha programmato per sabato 13 maggio a partire dalle ore 9 presso Palazzo Raffaello, sede della Regione Marche, in via Gentile da Fabriano ad Ancona. All’incontro di studi, promosso con la collaborazione di Pfizer Italia, prenderanno parte, fra gli altri, Attilio Bianchi, direttore sanitario dell’Asur Marche, Tiziana Bentivoglio, direttore della zona territoriale 11 dell’Asur Marche, Giacomo Vespasiani, responsabile della Diabetologia dell’ospedale di San Benedetto del Tronto, Mario Vasta, responsabile della Diabetologia dell’ospedale di Urbino, Paolo Foglini, responsabile della Diabetologia dell’ospedale di Fermo, Ivano Testa, responsabile della Diabetologia dell’Inrca di Ancona, Franco Stazio, funzionario della Regione Marche, Loris Ceccolini, medico di medicina generale dell’Asur, zona 2 Urbino, Giuseppe Ferrandes, coordinatore della Federazione delle Associazioni Diabetiche delle Marche e Antonio Nicolucci dell’Istituto Mario Negri Sud Santa Maria in Baro. La frequenza del diabete è sempre più in aumento (2-3 milioni in Italia, 25 milioni in Europa, 150 milioni in tutto il mondo), ma considerando che il 50% delle persone non sanno di avere il diabete, che può restare sconosciuto anche per sette anni, l’incidenza reale si raddoppia. “Il diabete oggi è una vera epidemia mondiale”, spiega il dottor Vespasiani, direttore del Centro studi e ricerche Amd Marche, che aggiunge: “Al diabete si associa spesso anche un’alta frequenza di obesità chiamata anche diabesità. L’80-90% dei diabetici di tipo 2 sono obesi e la metà degli obesi sono diabetici. Ma, il dato più allarmante è che l’aumento d’incidenza di diabete e obesità è riscontrabile negli adolescenti e persino nei bambini. Nonostante ciò, l’obesità è sottovalutata nelle famiglie e nella società. Due fattori principalmente sono chiamati in causa: la sedentarietà e gli eccessi alimentari. Gravi sono le complicanze per la salute ma anche per la vita: quelli appena descritte sono, infatti, seri fattori di rischio per le malattie cardiovascolari”. Il diabete è la quarta causa di morte nei paesi industrializzati, senza tener conto delle affezioni cardiache e renali. Oltre ad essere un’emergenza medica, è un peso sanitario, sociale ed economico: il diabete è una delle malattie più costose. Ma nonostante ciò il diabete non fa paura. Al contrario a far paura è l’infarto, la più comune complicanza del diabete. “Per prevenire il diabete – spiega ancora il dottor Vespasiani - sono sufficienti due provvedimenti essenziali, a basso costo e senza farmaci: un’alimentazione sana evitando gli eccessi alimentari e l’esercizio fisico. Per scoprire infine il diabete, bisogna cercarlo in alcune condizioni: alla presenza di pressione arteriosa elevata, di colesterolo aumentato, d’eccesso di peso e di familiarità per diabete. Per curare bene il diabete, evitando così le temibili complicanze, è necessario (oltre all’alimentazione sana e al non fumare) controllare ottimamente la glicemia, la pressione arteriosa ed il colesterolo”. Nel corso dell’incontro dell’Amd saranno presentati anche i dati relativi agli indicatori di qualità della assistenza diabetologica nelle Marche. Questi dati, messi in confronto con quelli nazionali appena pubblicati dalla Associazione Medici Diabetologi, mostrano come nella nostra regione la media del controllo glicemico misurata tramite emoglobina glicosilata sia migliore di 0,2-0,3 % rispetto a quella nazionale, a dimostrazione di come la rete diabetoliogca nelle Marche sia efficace oltre che efficiente. “Ovviamente – conclude Vespasiani - campi di miglioramento ci sono e riguardano soprattutto il piede nel suo aspetto curativo ed interventistico (mentre su quello preventivo e’ meglio di quello nazionale) , l’ipertensione e la dislipidemia che sono trattati, come a livello nazionale, in una percentuale ancora insufficiente”. Per informazioni: Daniele Pallotta Regional Ufficio Stampa Regionale Pfizer Italia tel. 3403508320
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